La Questura di Milano ha avviato da tempo una serie di incontri con i cittadini della terza età per una campagna di sensibilizzazione sul fenomeno delle cosiddette truffe agli anziani.
Dopo l’incontro della scorsa settimana, tenutosi presso il Centro Anziani di via Pascarella, nel pomeriggio di mercoledì 28 giugno 2017, in piazza Prealpi a Milano, il dirigente del Commissariato Quarto Oggiaro ha incontrato altri “nonni” aderenti a varie associazioni.
“L’attività d’informazione rappresenta una delle scelte più efficaci per contrastare tale fenomeno – ha spiegato la Questura di Milano –, considerando che solo nelle ultime 48 ore sono stati accertati da parte della Polizia di Stato ben 21 episodi di truffe telefoniche rimaste tentate”.
Le vittime, contattate al telefono da finiti nipoti o avvocati per delle richieste di denaro, hanno respinto le pretese avanzate dall’interlocutore proprio grazie ai suggerimenti forniti dalle Forze dell’Ordine.
Di seguito i consigli della Polizia di Stato contro le truffe agli anziani:
1) Non aprite la porta di casa a sconosciuti anche se vestono un’uniforme o dichiarano di essere dipendenti di aziende di pubblica utilità. Verificate sempre con una telefonata da quale servizio sono stati mandati gli operai che bussano alla vostra porta e per quali motivi. Se non ricevete rassicurazioni non aprite per nessun motivo. Ricordate che nessun Ente manda personale a casa per il pagamento delle bollette, per rimborsi o per sostituire banconote false date erroneamente. Per qualunque problema e per chiarivi qualsiasi dubbio non esitate a chiamare il 113.
2) Quando fate operazioni di prelievo o versamento in banca o in un ufficio postale, possibilmente fatevi accompagnare, soprattutto nei giorni in cui vengono pagate le pensioni o in quelli di scadenze generalizzate. Non fermatevi mai per strada per dare ascolto a chi vi offre facili guadagni o a chi vi chiede di poter controllare i vostri soldi o il vostro libretto della pensione anche se chi vi ferma e vi vuole parlare è una persona distinta e dai modi affabili.
Se avete il dubbio di essere osservati fermatevi all’interno della banca o dell’ufficio postale e parlatene con gli impiegati o con chi effettua il servizio di vigilanza. Se questo dubbio vi assale per strada entrate in un negozio o cercate un poliziotto o una compagnia sicura.
3) Durante il tragitto di andata e ritorno dalla banca o dall’ufficio postale, con i soldi in tasca, non fermatevi con sconosciuti e non fatevi distrarre. Ricordatevi che nessun cassiere di banca o di ufficio postale vi insegue per strada per rilevare un errore nel conteggio del denaro che vi ha consegnato.
4) Quando utilizzate il bancomat usate prudenza: evitate di operare se vi sentite osservati.
5) Consigli per i figli, nipoti e parenti stretti: Non lasciate soli i vostri anziani, anche se non abitate con loro fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani.
Ricordategli sempre di adottare tutte le cautele necessarie nei contatti con gli sconosciuti. Se hanno il minimo dubbio fategli capire che è importante chiedere aiuto a voi, ad un vicino di casa oppure contattare il 113.
Ricordate che, anche se non ve lo chiedono, hanno bisogno di voi.
6) Consigli per i vicini di casa: Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.
Se alla loro porta bussano degli sconosciuti esortateli a contattarvi per chiarire ogni dubbio. La vostra presenza li renderà più sicuri.
Segnalate al 113 ogni circostanza anomala o sospetta che coinvolga l’anziano vostro vicino di casa .
7) Consigli per gli impiegati di banca o di uffici postali: Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma.
Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli.Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.