Cronaca

Modella rapita Milano, chiesto riscatto di 300mila dollari

euro-1La Squadra Mobile di Milano, unitamente a personale del Servizio Centrale Operativo e del Compartimento della Polizia Postale Lombardia, con il coordinamento della locale Direzione Distrettuale Antimafia – Procuratore Aggiunto dr.ssa Ilda Boccassini e Sost. Proc. dr. Paolo Storari, nella mattinata del 18 luglio 2017 ha posto in stato di fermo di indiziato di reato, successivamente convalidato con l’emissione di ordinanza di custodia cautelare in carcere, un cittadino polacco del 1987, residente in Gran Bretagna, in quanto ritenuto responsabile del sequestro di persona a scopo estorsivo in danno di una cittadina britannica, di anni 20, di professione modella.
“La modella era arrivata a Milano lunedì 10 luglio 2017 – ha spiegato la Questura di Milano – per effettuare nella giornata successiva un servizio fotografico richiestole, tramite il suo agente, da un sedicente fotografo”.
“Martedì 11 luglio 2017 la ragazza – ha proseguito la Questura –, giunta in via Bianconi n. 7, indirizzo dello studio fotografico appositamente preso in affitto, appena vi ha fatto accesso è stata aggredita da due persone, immobilizzata, narcotizzata e condotta, nel bagagliaio di un’ auto nel comune di Lemie (TO), frazione di Borgial, in una baita dove è stata tenuta sequestrata sino alla mattina del 17 luglio 2017. In tale data l’uomo, che ha gestito da solo il periodo di prigionia, l’ha liberata e condotta al Consolato britannico di Milano”.
Durante il sequestro, l’uomo, utilizzando account criptati, ha richiesto all’agente della modella un riscatto pari a 300.000 $ per evitare la “messa all’asta on line” della ragazza, riconducendo e rivendicando la titolarità dell’azione delittuosa al “black death group”, organizzazione che nel Deep Web gestisce diversi traffici illeciti.
Le indagini, svolte sin dall’inizio con la collaborazione tecnica del Gabinetto Regionale della Polizia Scientifica per la Lombardia, proseguono anche in Polonia e Gran Bretagna, con la collaborazione del Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia e il coordinamento fra le rispettive Autorità Giudiziarie, per individuare i complici del sequestro di persona a scopo estorsivo in danno della modella, per cui non risulta essere stato pagato alcun riscatto per l’avvenuta liberazione, e per verificarne l’eventuale riconducibilità al sedicente “black death group”.

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