Mercoledì 25 ottobre 2017, a Milano, la Polizia di Stato ha eseguito una ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di una coppia di 43enni pregiudicati, responsabili di rapine in danno di anziani.
L’indagine dei poliziotti del Commissariato Comasina era partita lo scorso maggio dopo la segnalazione di rapine ad anziani da parte di presunti stranieri all’interno del Parco Nord di Milano, nella zona che costeggia il cimitero di Bruzzano.
In particolare, una del 2 maggio scorso ai danni di un uomo di anni 78 che, mentre camminava lungo via Moro (strada che costeggia il parco), veniva avvicinato da un uomo e una donna che, senza dargli il tempo di capire cosa stesse accadendo, gli afferravano il borsello strattonandolo con violenza. La vittima, che provava a opporre resistenza, veniva anche schiaffeggiata e buttata a terra, rapinata poi anche del portafoglio e di tutto il denaro che aveva con sé. I sanitari avrebbero poi riscontrato alla vittima lesioni guaribili in giorni dieci giorni.
Le immediate indagini hanno portato a concentrarsi, grazie anche ai dettagli forniti dalla vittima (seppur sotto shock) su un uomo di circa quarant’anni anni, alto, corpulento, con pronuncia dell’est, e una donna, coetanea, alta circa 1,60, stessa lingua.
I poliziotti hanno rintracciato anche un testimone il quale aggiungeva alle notizie fornite dalla vittima un autoveicolo, una vecchia Peugeot, targa francese, già vista in passato aggirarsi per il quartiere di Bruzzano.
Proprio facendo attenzione a questo particolare gli investigatori, nel giugno seguente, fermavano in via Pasta (poco distante circa dal luogo della rapina) una Peugeot SW con targa francese, con a bordo una coppia le cui descrizioni combaciavano perfettamente con quelle raccolte.
Il 4 luglio 2017 è avvenuta una seconda rapina con le medesime modalità: stesso luogo, vittima molto anziana, coppia di presunti stranieri, particolare violenza.
Nello specifico, ancora un ultraottantenne che riferiva di essere stato raggiunto, lungo via Aldo Moro, da un uomo che qualificatosi come poliziotto, dopo avergli chiesto i documenti, alle sue rimostranze lo aveva spintonato più volte facendolo infine cadere rovinosamente al suolo procurandogli delle contusioni. A quel punto il finto poliziotto gli controllava le tasche pantaloni fino a strappargliele, impossessandosi del portafoglio per scappare poi in compagnia di una donna.
Ricondotto il fatto alle indagini in corso, gli investigatori ottenevano anche il riconoscimento fotografico dei due malviventi. Da qui la misura cautelare in carcere dei due, considerati dal giudice particolarmente pericolosi per l’efferatezza degli atti posti in essere vista l’età delle vittime e, più in generale, dal punto di vista della condotta personale poiché, tra l’altro, erano stati mesi prima sottoposti agli arresti domiciliari.
Sono in corso ulteriori riscontri volti ad identificare eventuali altre vittime della coppia in questione, che potrebbero aver ritenuto di non sporgere denuncia, anche perché magari riuscite a sfuggire ai due predatori.
Non è peraltro escluso che questi ultimi possano aver messo in atto le loro attività delittuose anche in altri luoghi della città aventi le medesime caratteristiche del Parco nord, fuori cioè dalla competenza di questo Commissariato che non ne avrebbe quindi mai avuto nemmeno notizia.
Chiunque potesse avere informazioni utili, può chiamare il numero della Questura di Milano: 02- 622.61.