Cultura e Società

Violino e pianoforte, il duo Arnoldi Locatelli alla Camera del Lavoro di Milano

Musiche di compositori italiani contemporanei (Porro, Bruni, Talmelli, Arnoldi) e di Franco Alfano nel programma del violinista Roberto Arnoldi e del pianista Fabio Locatelli per il nuovo appuntamento della rassegna organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio.

MILANO – È interamente dedicato a compositori italiani contemporanei, con la sola eccezione di una rilevante figura storica come quella di Franco Alfano (vissuto a cavallo tra Ottocento e Novecento), l’appuntamento di sabato 18 novembre alla Camera del Lavoro di Milano, nell’ambito della rassegna Atelier Musicale organizzata dall’associazione culturale Secondo Maggio: il concerto (inizio live ore 17.30; ingresso 10 euro con tessera associativa di 5 euro) pone in primo piano l’organico violino e pianoforte, ma anche la forte personalità di una delle nuove realtà del violino italiano.

Si tratta di Roberto Arnoldi, figlio d’arte (il padre è Natale Arnoldi), trentaduenne violinista perfezionatosi con Cristiano Rossi, virtuoso del suo strumento e specializzato, oltre che nel grande repertorio classico e romantico, nella musica contemporanea, che suona abitualmente e di cui ha tenuto a battesimo diverse prime esecuzioni assolute. Insieme a lui ci sarà il pianista Fabio Locatelli, un interprete di grande esperienza nel campo della musica d’oggi, premiato in questo senso anche in concorsi internazionali dedicati specificamente all’esecuzione di musiche del nostro tempo.

Il repertorio proposto dai due musicisti parte da un’intensa pagina di un autore classico del Novecento italiano, quell’Alfano che è stato uno degli esponenti della famosa generazione dell’Ottanta insieme a Malipiero, Casella, Respighi e Pizzetti. Del padre del violinista (Natale Arnoldi, clarinettista e compositore allievo di Vittorio Fellegara) verranno eseguiti due dei sei Capricci per violino solo, cui cui si aggiunge un moderno preludio in omaggio a Bach.

Di un compositore come Mauro Porro, che ha studiato composizione e musica elettronica e che fa parte di quegli autori contemporanei che hanno vissuto interamente il cammino della Nuova Musica, è presente in programma una pagina per violino, mentre di Edoardo Bruni, pianista e compositore che ha sviluppato una sua  personale tecnica di scrittura, la pan-modalità, che tende a superare la divisione tra  tonalità e atonalità, verrà presentata una pagina per solo violino composta con il sistema da lui ideato.

Infine, c’è Andrea Talmelli, presidente della SIMC (Società Italiana di Musica Contemporanea), già direttore del Conservatorio di Reggio Emilia e saggista influente che, nella definizione di Guido Salvetti, è un “figlio legittimo dell’avanguardia” e uno dei protagonisti del secondo Novecento musicale italiano.

Si tratta, come si vede, di un programma originale e moderno, per un concerto che è anche una ricognizione sulla scrittura per violino dei compositori di oggi.

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