Decreto Pnrr, Assindatcolf: estendere platea esonero contributi badante
“Con l’introduzione di un esonero totale dal versamento dei contributivi previdenziali per l’assunzione della badante destinato agli anziani over 80 non autosufficienti con Isee fino a 6mila euro il Governo inizia un percorso di sostegno alle famiglie ed in favore dell’emersione del sommerso. Una strada che, tuttavia, per essere davvero incisiva dovrebbe essere percorsa con maggiore determinazione, estendendo la misura ad una platea più ampia di beneficiari e facendola diventare strutturale”. È quanto dichiara Andrea Zini, presidente di Assindatcolf, Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico, in merito alle novità introdotte nel Decreto per l’attuazione del Pnrr.
“Secondo i nostri calcoli – prosegue Zini – con un esonero fino a 3mila euro l’anno si riuscirebbe a coprire quasi l’intero ammontare che un datore di lavoro domestico è tenuto a versare alla badante assunta a tempo pieno ed in regime di convivenza. In questo caso, su un costo totale pari a 19mila euro l’anno, i contributi pesano circa 3400 euro nella sola quota a carico del datore. Sebbene, dunque, la misura sia stata concepita correttamente dal punto di vista degli importi, riteniamo invece che sia ancora troppo esigua la platea di beneficiari: persone indigenti che comunque avrebbero difficoltà a sostenere i restanti 15mila euro necessari per assumere una badante a tempo pieno”.
“Chiediamo dunque al Governo – conclude il presidente di Assindatcolf – di estendere questa misura, così come il bonus da 850 euro previsto nell’attuazione della riforma della non autosufficienza, a tutte famiglie che ogni giorno contano sul prezioso aiuto della badante per avere un’assistenza dignitosa in casa, il luogo per eccellenza dove trascorrere la terza età”.