Al varo la passerella su viale Fulvio Testi
Pronta per essere posata la nuova passerella ciclopedonale a scavalco di viale Fulvio Testi, che da viale Romagna a Cinisello Balsamo raggiungerà viale Casiraghi nel comune di Sesto San Giovanni.
A questo proposito Anas ha emesso un’ordinanza di chiusura al traffico veicolare del tratto interessato dalle operazioni di varo.
Traffico interdetto dunque tra le ore 20:00 di giovedì 13 giugno 2024 e le ore 06:00 di venerdì 14 giugno 2024 dal km 8+800 al km 7+600.
Nella notte verrà issata la campata del ponte lunga 63 metri e larga 4 metri, che vede due corpi scala e due ascensori ai lati per l’accessibilità delle persone con disabilità.
Un’opera strategica che permetterà, a pedoni e ciclisti, di scalvare agevolmente il viale Fulvio Testi, un’arteria ad alto scorrimento che collega Milano allo Spluga, e di connettere i residenti del quartiere Crocetta di Cinisello Balsamo con i servizi presenti sul lato opposto del viale e con il comune di Sesto San Giovanni.
Nel dettaglio, l’ordinanza prevede, per chi viaggia in direzione verso Milano: la chiusura della carreggiata sud con uscita obbligatoria in via Matteotti nel comune di Cinisello Balsamo, dal km 8+800 al km 7+600.
Il traffico diretto a Milano sarà deviato sulle vie comunali seguendo il seguente percorso: uscita obbligatoria via Matteotti, proseguimento sulla via Stalingrado e rientro in S.S. 36 al km 7+600.
Per chi viaggia in Direzione Monza: chiusura della carreggiata nord con uscita obbligatoria in viale Pier Paolo Pasolini. Il traffico diretto a Monza sarà deviato sulle vie comunali seguendo il seguente percorso: uscita obbligatoria in viale Pier Paolo Pasolini, proseguimento sulle vie Fratelli Gracchi, Cesare Cantù e rientro in S.S. 36 al km 8+600.
“L’opera agevolerà gli spostamenti dei residenti di Crocetta attualmente separato da una barriera fisica, garantirà maggiore sicurezza e contribuirà a creare connessioni – ha dichiarato il sindaco Giacomo Ghilardi -. In questi anni abbiamo lavorato per garantire la realizzazione dell’opera, messa in forte discussione a causa dell’aumento dei costi delle materie prime e delle difficoltà incontrate dalle imprese. Grazie alle integrazioni attuate dal Ministero e all’impegno dei nostri tecnici, siamo riusciti a far fronte all’aumento dei costi”.