Degrado zona San Siro e via Padova Milano, foto e proteste. Continuate a scriverci
Il degrado, a Milano, è una piaga che non sembra trovare soluzione, soprattutto dopo un’estate più che mai caldissima, a causa dei costanti arrivi dei profughi in Stazione Centrale.
Tra i quartieri dove la situazione è critica, rientrano le zone di San Siro e di via Padova: “Intere vie della città sono ogni giorno coperte da montagne di rifiuti ingombranti – commenta Silvia Sardone – senza che il Comune si prenda carico di un progetto per contrastare questo fenomeno sempre più diffuso”.
Le fotografie in allegato si riferiscono all’angolo tra Via Paravia e Via Preneste dove si “presenta uno spettacolo da terzo mondo, con una quantità enorme di rifiuti, tali da far supporre che siano stati liberati in mezzo alla strada, senza l’intervento di nessuno, gli arredi di uno o due appartamenti in zona. Tra porte, materassi, lavatrici, divani, librerie e ruote la scena di desolante degrado dovrebbe allarmare tutti e in particolare il Comune”.
Anche nella vicina Via Civitali lo scenario è simile. Ma non è solo la zona di San Siro a essere colpita da questo fenomeno. In Via Padova ci sono strade laterali (come via Arquà) dove i cumuli di immondizia e rifiuti ingombranti sono quotidianità da anni.
“Nonostante il grande impegno di Amsa, risulta evidente la necessità di un piano del Comune per contrastare questo fenomeno – continua Sardone –. Purtroppo di fronte alle mie numerose segnalazioni nel tempo ho sempre riscontrato la disattenzione della sinistra a Palazzo Marino. Ho proposto più volte l’installazione di telecamere nei luoghi più colpiti per poter provare a sanzionare i colpevoli e il posizionamento di cartelli in varie lingue con l’indicazione di divieto scarico rifiuti pesanti. La richiesta (già approvata, per esempio, dal Consiglio di Zona 2 nella precedente legislatura ma mai messa in atto) nasce dalla constatazione che i responsabili degli scarichi sono quasi sempre immigrati che, per abitudine o non conoscenza delle leggi, svuotano cantine e appartamenti e lasciano rifiuti per strada”.