CRI Lombardia e CRI Emilia Romagna insieme per la maxi esercitazione di protezione civile
Oltre 300 volontari provenienti da due regioni per tre giorni intensi di attività: da venerdì 19 a domenica 21 aprile, i Comitati Regionali della CRI di Lombardia ed Emilia Romagna hanno partecipato a un’importante esercitazione interregionale.
CRI Lombardia e CRI Emilia Romagna: 3 giorni intensi di attività
19 aprile: simulazione notturna di maxi emergenza
Dopo l’arrivo dei volontari e delle colonne mobili regionali, ha preso il via la pianificazione e l’allestimento del campo base, collocato a Reggiolo (Provincia Reggio Emilia). Quindi la preparazione delle squadre operative agli scenari di esercitazione dei giorni successivi. Durante questo periodo gli operatori sono stati impegnati in varie simulazioni e attività pratiche, acquisendo preziose competenze e conoscenze nel campo della gestione delle emergenze.
Nella serata del 19 aprile è stata attivata una simulazione notturna su uno scenario di maxi emergenza nella località di Suzzara (Mantova): l’incidente simulato ha coinvolto un autobus, una macchina e una bicicletta, con 20 feriti da gestire. Grazie alla presenza di volontari esperti in trucco e simulazione, lo scenario è stato reso estremamente realistico e coinvolgente.
Quattro squadre di soccorso, sono state messe alla prova nella gestione di un elevato numero di feriti. Questa simulazione ha offerto un’opportunità cruciale di addestramento, consentendo agli operatori di migliorare le loro capacità di risposta in situazioni di emergenza, coordinando efficacemente e affrontando sfide complesse in tempo reale.
20 aprile: esercitazione degli OPeratori in EMergenza
Durante la mattinata del 20 aprile gli operatori emergenze (OP.EM.) sono stati coinvolti in attività addestrative di grande valore: una dimostrazione ed esercitazione con idrovore presso i Laghetti Margonara (Gonzaga) simulando la rimozione di una grande quantità di acqua da un terreno e preparando gli operatori a gestire situazioni di allagamento con prontezza ed efficacia. Inoltre, è stata eseguita un’attività di addestramento sul posizionamento e l’attivazione di una torre faro, con particolare attenzione alla sicurezza elettrica e all’impiantistica da campo.
Nel contesto della simulazione interregionale le squadre speciali CRI hanno lavorato instancabilmente per mantenere e sviluppare le proprie competenze su scenari simulati. Unità cinofile (UC), operatori polivalenti di soccorso in acqua (OPSA), aeromobili a pilotaggio remoto (SAPR), operatori addetti al servizio psicosociale (SeP), soccorso con mezzi e tecniche speciali (SMTS), operatori di attività rivolte a persone migranti (MIGR) e tecnici addetti alle telecomunicazioni (TLC) hanno collaborato in modo sinergico, utilizzando attrezzature all’avanguardia e sotto la guida di un centro di coordinamento in loco.
I gruppi di lavoro hanno condotto operazioni di ricerca e soccorso in territori impervi e acquatici, garantendo un’evacuazione sicura dei dispersi. Questa simulazione ha voluto riflettere l’impegno nella preparazione e nella risposta efficace alle emergenze reali. Le unità speciali hanno dimostrato una capacità di cooperazione e coordinamento straordinaria, mettendo in mostra l’importanza della preparazione congiunta per affrontare situazioni di emergenza di ogni genere.
21 aprile: Esercitazione Nuclei di Soccorso in Ambiente a Rischio Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare
Durante l’ultima giornata di campo, quella del 21 aprile, si è svolta un’esercitazione di grande rilevanza presso lo stabilimento “Iveco” di Suzzara, focalizzata sullo scenario di uno spianto chimico in reparto verniciatura.
L’esercitazione ha coinvolto 33 dipendenti del sito, simulando la necessità di decontaminazione e trasporto verso gli ospedali. Per gestire efficacemente questa situazione complessa, sono stati coinvolti 30 operatori specializzati in soccorso NBRC (Chimico, Biologico, Radiologico e Nucleare) e una squadra composta da un’ambulanza e una stazione di decontaminazione.
L’addestramento e la preparazione di tali operatori sono stati cruciali per garantire una risposta tempestiva ed efficace a una possibile emergenza di questo tipo.
L’esercitazione ha consentito di valutare le procedure di intervento, testare l’efficacia delle attrezzature impiegate e rafforzare la collaborazione tra le squadre di soccorso e gli enti locali. La Croce Rossa Italiana è infatti impegnata ogni giorno nel garantire la sicurezza e la protezione delle comunità, investendo risorse significative nella formazione e nella preparazione per affrontare le sfide più complesse legate ai rischi ambientali e industriali.
Visita al Campo della CRI da parte delle Autorità
Numerose le autorità civili e militari che hanno visitato il campo, tra questi il Sindaco del Comune di Reggiolo Roberto Angeli, l’Ing. Paggi e l’Ing. Pellegrini dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza del Territorio e Protezione Civile, manifestando il loro sostegno alle attività della Croce Rossa Italiana.
Presso la tensostruttura del campo hanno fatto tappa anche il Vice Sindaco di Reggiolo Albinelli Franco, i rappresentanti del Comando Provinciale dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco di Reggio Emilia, che hanno testimoniato l’impegno e la capacità organizzativa e di risposta della CRI nell’ambito degli interventi di emergenza e protezione civile a tutela delle comunità.
Inoltre, erano presenti il Vice Prefetto della Provincia di Mantova Dott. Giorgio Spezzaferri e il Vicesindaco Gonzaga Ferrari Carla, che hanno sottolineato l’importanza della cooperazione tra le istituzioni e la Croce Rossa Italiana già testimoniata nel passato con il terremoto del 2012 che ha colpito questo territorio.
Le autorità CRI presenti sono stati il Direttore delle Operazioni di Emergenza e Soccorsi, Ignazio Schintu, il Delegato Tecnico Nazionale Operazioni Emergenze e Soccorsi Alessandro Brunialti, e il Referente per i Soccorsi Speciali, Fabio Carturan, insieme ai Presidenti di alcuni Comitati Territoriali delle regioni coinvolte.
La loro presenza ha rafforzato il legame tra le diverse strutture della Croce Rossa e ha evidenziato l’importanza della preparazione e della prontezza nel rispondere alle emergenze.
Preparazione e solidarietà
L’esercitazione interregionale tra CRI Lombardia ed Emilia Romagna si è conclusa nel pomeriggio di domenica 21 aprile: “Un campo impegnativo e stimolante che ci dato la possibilità di confrontarci e imparare – ha detto il Capo Campo Gian Luca Vicini – Il nostro obiettivo è sempre quello di migliorare ed essere pronti in caso di necessità”.