Ogni seno ha una storia. Lo screening te la può raccontare
Approda in Regione Lombardia la campagna nazionale di Europa Donna Italia “Ogni seno ha una storia. lo screening te la può raccontare”
Milano, 30 ottobre 2023 – In chiusura del mese rosa dedicato alla prevenzione, Europa Donna, insieme a Regione Lombardia e ATS-Milano tornano sul tema prevenzione, dedicando un progetto allo screeening mammografico organizzato. Il progetto “Ogni seno ha una storia, lo screening te la può raccontare”, partito da Foggia, prevede la rappresentazione di murales ispirati a Sant’Agata, la santa protettrice della salute del seno, in tutti i muri d’Italia.
Il murale ispirato A Sant’Agata
La missione del progetto è quella di realizzare tanti murales che rappresentano una moderna e contemporanea Sant’Agata, ormai simbolo, laico e universale, che ricordi quanto è importante prendersi cura del proprio seno tutto l’anno, quasi un monito ad aderire agli screening mammografici organizzati. L’ispirazione deriva da un murale dedicato alla Santa comparso a Catania nel 2020, a celebrazione della patrona della città. Milano vedrà l’interpretazione della sua Agata in Piazza Monumentale, al civico 8. L’artista che la interpreterà è SteReal (Stefania Marchetto -Stradedarts- Urban Gallery Milano) che ha rivisto l’immagine della santa portandola ad essere l’amica che tutti vorremmo avere, ovvero quella che ci consiglia quanto sia fondamentale prendersi cura di sé.
Lo screening mammografico organizzato in Lombardia: i dati di ATS Milano
ATS Città Metropolitana di Milano offre tre programmi di screening alla popolazione, in linea con i Livelli essenziali di assistenza (LEA) del Servizio sanitario nazionale: mammografico, colon retto e collo dell’utero.
I test di primo livello sono offerti ad ampie fasce di popolazione.
Nel 2022 sono stati complessivamente inviati 1.120.000 inviti ai cittadini della provincia di Milano e della provincia di Lodi.
Relativamente allo screening mammografico, sempre nel corso del 2022, è stato completato il recupero del ritardo nell’estensione degli inviti determinato dalla pandemia per la fascia 50-74 anni. Questo ha consentito, nel 2023 di accelerare l’estensione di fascia alle 45-49enni. Nel confronto relativo alla adesione allo screening nei primi 9 mesi dell’anno, si evidenzia un deciso aumento della partecipazione nel 2023 rispetto al 2022 con oltre 128.000 donne che hanno eseguito una mammografia di screening.
I programmi offerti si sono dimostrati efficaci nel ridurre:
– la mortalità specifica (il numero di decessi causati da un particolare tumore);
– l’incidenza specifica (il numero di nuovi casi di un particolare tumore), nei casi dei tumori del colon-retto e del collo dell’utero.
Nel corso del 2022, il programma organizzato di screening mammografico di ATS Milano, ha consentito a oltre 900 donne una diagnosi precoce di tumore della mammella, e l’accesso ai percorsi diagnostico-terapeutici previsti nell’ambito delle Breast Unit collegate.
Per quanto riguarda lo screening mammografico, nel territorio di ATS Città Metropolitana di Milano ci sono 31 punti di erogazioni appartenenti a 17 enti:
ASST Fatebenefratelli Sacco, ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, ASST Santi Paolo e Carlo, ASST Nord Milano, ASST Melegnano e della Martesana, ASST Ovest Milanese, ASST Rhodense, ASST Lodi, Clinica San Carlo Paderno Dugnano, Fondazione IRCCS Ospedale Maggiore Policlinico, Fondazione Salvatore Maugeri, IC Humanitas e Humanitas S. Pio X, Istituto Auxologico Italiano, Istituto Europeo di Oncologia, IRCCS Multimedica, IRCCS San Raffaele, Policlinico San Donato
Il percorso inizia con la definizione della popolazione target e con il successivo invio massivo per posta ordinaria degli inviti alla partecipazione al programma. Per le donne dai 45 ai 49 anni, la lettera viene spedita annualmente, mentre per la fascia 50-74 l’invio è biennale. A partire dall’autunno 2023 Regione Lombardia ha attivato, per le donne eligibili, anche la possibilità di prenotare autonomamente un esame di primo livello tramite il portale PrenotaSalute: www. prenotasalute.regione.lombardia.it.
A tal fine, all’inizio di ottobre, l’Assessorato al Welfare di Regione Lombardia ha promosso la Campagna Io non Aspetto, il cui obiettivo è proprio sensibilizzare le donne, nella fascia di età 45-74 anni, sull’importanza di sottoporsi allo screening mammografico per la prevenzione del tumore al seno.
Lo screening: un impegno costante per Europa Donna Italia
“Da sempre il tema dello screening è centrale per noi. Esso, infatti, rappresenta lo strumento più efficace per la diagnosi precoce. Abbiamo sviluppato un vero e proprio manifesto che sintetizza le esigenze delle donne e allo stesso tempo evidenzia alcune lacune da colmare.” – Rosanna D’Antona, Presidente di Europa Donna Italia.
Tre i punti di questa campagna che si rivolge contemporaneamente alle donne e alle istituzioni:
- aggiornamento e rimodulazione del messaggio e delle modalità di recapito dell’invito e dell’esito, in modo da incrementarne significativamente l’adesione.
- verificare sistematicamente la familiarità al primo accesso; ovvero rendere le donne più consapevoli e proattive verso la necessità di effettuare lo screening, spiegando anche concetti come familiarità e seno denso.
- uniformare lo screening dai 45 ai 74 anni in tutte le regioni, che si traduce nel monitorare che sia stata raggiunta l’uniformità regionale, in virtù del fatto che l’estensione della fascia di età 45-74 fa già parte del Piano Nazionale della Prevenzione.
Oggi questo impegno si traduce in una campagna che unisce diversi mezzi per un unico obiettivo, quello di rendere consapevoli e partecipative le donne e stimolare istituzioni e decisori ad intervenire per colmare le modalità di accesso e l’uniformità tra nord e sud.
Le conferme scientifiche
La campagna “Ogni seno ha una storia. Lo screening te la può raccontare” gode del supporto della comunità scientifica, compatta nel sottolineare l’importanza dell’adesione a questi screening organizzati. A concedere il proprio patrocinio sono stati: SIRM, GISMa, ONS, AITeRS, Fondazione AIOM e Senonetwork.
Il progetto è stato realizzato con il contributo non condizionante di Bayer, Lilly, Gilead. Si ringrazia, inoltre, la famiglia Cappuccio Breno per il sostegno.