Infezioni sessualmente trasmesse, online il vademecum per conoscerle e prevenirle
Il mondo delle infezioni sessualmente trasmesse (Ist) è in continua evoluzione, con patologie ‘emergenti’ e persino modalità di trasmissione che si vanno ad aggiungere a quelle ‘tradizionali’, mai scomparse. Per aumentare le conoscenze su questo tipo di patologie e sulla loro cura e prevenzione è stato appena pubblicato un vademecum, realizzato dalla Società Interdisciplinare per lo studio delle Malattie Sessualmente Trasmissibili (SiMaST) a cui hanno collaborato diversi specialisti dell’Iss, della ASL Città di Torino e della Marina Militare.
Nel documento, di taglio divulgativo anche per far ordine nella grande disinformazione che circola sull’argomento, sono presentati tutti gli aspetti di queste patologie: dalla loro definizione e ai metodi per capire se si ha un’infezione ai comportamenti a rischio ai metodi di prevenzione, fino ad arrivare alle terapie.
Il tutto corredato da delle schede riassuntive sui principali patogeni e da illustrazioni e link informativi. “La loro vasta diffusione, la sintomatologia fastidiosa, l’alta percentuale di persone infettate ma senza sintomi apparenti, le gravi conseguenze a medio-lungo termine, il rischio di tumori o sterilita, la vergogna e l’imbarazzo di chi ne è affetto (e preferisce ignorare o disinteressarsi alla malattia), il profondo coinvolgimento emotivo del paziente che vive un momento di particolare fragilità legato a problematiche di salute che riguardano la sfera più intima – scrivono nell’introduzione Anna Teresa Palamara, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell’Iss, Barbara Suligoi, che dirige il centro Operativo Aids e Andrea Piccioli, direttore generale dell’Istituto -: tutti questi sono aspetti preoccupanti che devono indurci ad abbattere il silenzio che circonda le Ist per proporre invece finalmente un approccio sereno e moderno alla salute sessuale, rivolto a tutti i cittadini”.
I numeri registrati dalla sorvegllianza Iss parlano di un aumento delle Ist negli ultimi anni
Nel 2022, per la Gonorrea sono stati segnalati al sistema sentinella circa 1200 casi, rispetto agli 820 del 2021. Per la Sifilide siamo passati da 580 casi del 2021 a 700, con un aumento del 20%. Anche sulla Clamidia il riscontro è analogo: dagli 800 casi del ’19, si è giunti nel 2022 a 993, con un aumento del 25%. L’aspetto più rilevante è il coinvolgimento giovanile, in particolare i giovani under 25: la prevalenza della Clamidia tra le ragazze di questa fascia d’età è del 7%, mentre sopra i 40 anni è appena 1%.
“Il Corpo Sanitario della Marina Militare, nel corso della sua storia, ha dato sempre notevole importanza allo studio e alla prevenzione delle Ist – aggiungono nell’introduzione l’Ammiraglio Ispettore Capo Antonio Dondolini Poli, Capo del Corpo Sanitario Militare Marittimo e il Capitano di Vascello Filippo La Rosa, Specialista in Dermatologia e Venereologia -, pertanto, nel solco di questa tradizione e per la particolare rilevanza che queste patologie hanno nell’attuale momento storico, si è voluto, insieme ad altri autori istituzionali di rilevanza nazionale, fornire uno strumento informativo accessibile a tutto il personale militare, in servizio sia in patria che all’estero, per la prevenzione delle Ist”.
Istituto Superiore di Sanità