Inter-Benfica 1-0: un successo che sta stretto ai nerazzurri
Prima vittoria in Champions League per l’Inter di Simone Inzaghi, che si porta in vetta al gruppo D a pari punto con la Real Sociedad. Dopo il pari con gli spagnoli, che nel frattempo hanno battuto il Salisburgo in trasferta per 0-2, i nerazzurri hanno bagnato con un successo il debutto casalingo nella “coppa dalle grandi orecchie”. Il primo tempo è sostanzialmente equilibrato tra Inter e Benfica, anche se i nerazzurri ai punti si fanno leggermente preferire. È però nella ripresa che decolla la squadra meneghina, confezionando azioni da gol a ripetizione.
Al 55’ Lautaro Martinez colpisce la traversa, poi 6 minuti dopo l’argentino si vede negare la gioia del gol dal palo. Passa solo un minuto e Dumfries, dopo una discesa sul fondo, mette a centro area un pallone invitante per Thuram che infila Trubin. I portoghesi sono alle corde, con Lautaro che ingaggia un duello personale con il portiere ucraino del Benfica, alla fine uno dei migliori in campo con almeno 3-4 interventi decisivi. Nel finale, infortunio muscolare e sostituzione per un Di Maria che praticamente non si è mai visto. Archiviata la pratica portoghese, sabato l’Inter tornerà in campo a San Siro sabato 7 ottobre alle ore 15:00 in campionato contro il Bologna.
Inzaghi: “Vinto contro avversario di sicuro valore”
Al termine della partita, Simone Inzaghi si è così espresso ai microfoni di Mediaset: “Il primo tempo è stato equilibrato, abbiamo avuto 2-3 occasioni dove dovevamo essere più lucidi. Nel secondo tempo abbiamo aumentato l’intensità e siamo stati strepitosi, complimenti perché abbiamo dato l’impressione di poter far sempre gol. Non siamo riusciti a fare il 2-0, abbiamo vinto meritatamente con un avversario di assoluto valore”, ha sottolineato il tecnico nerazzurro.
Top e flop della partita
Thuram 7: attaccante moderno in grado di aiutare la squadra nello sviluppo della manovra, ma al contempo di finalizzarla. Corre e lotta anche per i compagni, ragazzo generoso e dai grandi valori sportivi.
Mkhitaryan 7: partita di grande sostanza da parte dell’armeno, che probabilmente parte piano, ma con il passare dei minuti conferma di avere esperienza e caratura internazionale come pochi.
Calhanoglu 7: sta diventando un leader, oltre che il playmaker di questa Inter, capace di dettare i tempi di gioco, sventagliare, ma all’occorrenza anche a dare l’esempio andando a recuperare palloni.
Pavard 7: si adatta alla perfezione al ruolo di braccetto destro, mentre il resto lo fa la sua immensa esperienza internazionale. Un elemento che serviva e sarà molto utile per il prosieguo della stagione a Simone Inzaghi.
Trubin 7: il migliore del Benfica, è fortunato, ma ha anche il merito di negare la gioia del gol ai nerazzurri in almeno 3-4 occasioni. Una cosa di non poco conto se alla fine la differenza reti sarà decisiva per il passaggio del turno.
Di Maria 4,5: agisce sul versante di Bastoni e praticamente non si rende mai pericoloso. Nel finale effettua uno scatto e deve lasciare il campo per un nuovo infortunio muscolare.
David Neres 4,5: impacciato e svagato, l’unica cosa buona è probabilmente procurarsi un calcio di rigore per un fallo di Barella che però secondo arbitri e VAR non è degno di nota.