Il comunicato del Garante del Verde, del suolo e degli alberi

Milano, 29 ottobre 2025 – Il Garante del Verde, del Suolo e degli Alberi del Comune di Milano sollecita l’Amministrazione a valutare l’opportunità di avviare un confronto, in vista del Bilancio Previsionale 2026, sull’ipotesi di considerare in modo più strutturato le aree verdi comunali all’interno dei documenti contabili dell’Amministrazione, sia nella componente patrimoniale sia in quella corrente.
Infatti, come noto, gli immobili, le infrastrutture e i servizi pubblici sono già censiti e contabilizzati con precisione, ma non il patrimonio naturale. Riflettere anche sul verde urbano come infrastruttura essenziale potrebbe contribuire a riconoscerne e monitorarne il valore economico, ambientale e sociale, a beneficio della salute e della qualità della vita dei cittadini e delle cittadine.
Milano possiede un patrimonio vegetale significativo, costituito da parchi, giardini, alberature, aiuole e superfici verdi diffuse.
Questi spazi garantiscono molteplici benefici: riduzione dell’inquinamento atmosferico e acustico, mitigazione delle isole di calore, rafforzamento della resilienza climatica, sostegno della biodiversità, miglioramento dell’estetica urbana e del benessere psico-fisico, oltre a una maggiore attrattività degli spazi pubblici.
Il percorso di approfondimento potrebbe concentrarsi su due linee d’azione. Nel bilancio patrimoniale verrebbero presi in considerazione il valore dei terreni destinati al verde pubblico e la valorizzazione degli alberi secondo criteri già adottati dal Regolamento del Verde, come il metodo ornamentale “svizzero”, riconosciuto sul piano tecnico e amministrativo. Parallelamente, nel bilancio corrente si potrebbe esplorare la possibilità di registrare i costi di gestione e manutenzione insieme alle ricadute positive generate dai servizi ecosistemici: benefici sanitari, miglioramento del microclima, assorbimento della CO₂ e degli inquinanti, incremento del valore immobiliare, attrattività turistica e qualità della vita.
L’eventuale inserimento del patrimonio naturale nei documenti contabili – se condiviso e definito in modo rigoroso e trasparente – potrebbe supportare la pianificazione di lungo periodo delle aree verdi e rafforzare l’allineamento di Milano alle migliori pratiche nazionali ed europee nel campo della sostenibilità urbana.
Attribuire un valore ai servizi ecosistemici rappresenta un cambio di prospettiva sempre più discusso a livello europeo e internazionale. Consente infatti di valutare con maggiore completezza i ritorni prodotti dalle risorse dedicate al verde pubblico, alla luce dei crescenti impegni delle città per l’adattamento climatico e la tutela del suolo. In questa direzione si colloca anche la nuova Direttiva sul monitoraggio dei suoli approvata dal Parlamento europeo il 23 ottobre 2025, che richiama tra l’altro la necessità di una gestione più consapevole e misurabile del capitale naturale.
Il Garante del Verde si pone l’obiettivo di valutare tale nuova disciplina per capire come essa possa salvaguardare con maggiore incisività il suolo del Comune di Milano, in linea con il mandato dell’organo scrivente.
In conclusione, si evidenzia che l’apertura di un tavolo di confronto su questi temi potrebbe rappresentare un passo utile per riconoscere con più precisione il contributo della natura urbana al benessere collettivo, alla resilienza climatica e alla competitività territoriale, nell’ottica di un valore generato a beneficio delle generazioni presenti e future.
Cs e Ph Comune di Milano
