Rom viale Corsica via Mezzofanti Milano, una lettrice: “Siamo preoccupati per i nostri bambini, l’area è un viavai di nomadi che si stanno allestendo un nuovo campo abusivo”
Di seguito l’ennesima segnalazione inviata alla nostra Redazione (redazione@cronacamilano.it), sul problema dei rom nel quartiere di viale Corsica. Nonostante gli incontri durante i quali l’assessore alla Sicurezza di Milano, Marco Granelli, ha appreso più volte, per voce diretta dei residenti, quanto gli episodi di criminalità siano diventati di massima gravità, gli interventi risolutivi non solo non sono arrivati, ma è stato istituito anche il nuovo centro di accoglienza per rom in viale Lombroso, proprio nella zona dove i residenti sono circondati da 3 campi rom. Adesso, la nostra lettrice porta alla luce un altro problema: la presenza dei rom nell’area verde di via Mezzofanti, frequentata soprattutto da bambini con genitori sempre più preoccupati. Di seguito la segnalazione della lettrice, riportata integralmente:
L’AREA VERDE IN VIA CARDINAL MEZZOFANTI: DEDICATA AI BAMBINI, E’ DIVENTATA UN VIAVAI DI ROM – “Buongiorno – esordisce la nostra lettrice, – seguo con interesse i vostri articoli, essendo residente in una delle zone calde di Milano cioè Milano Est/Viale Corsica.
– “Vorrei chiedere il vostro parere – prosegue, – su come secondo voi sarebbe meglio procedere per segnalare questa situazione: in via Cardinal Mezzofanti, al cosidetto “pratone”, solitamente popolato da persone che portano i cani a ‘sgambettare’ nell’area loro dedicata e da genitori con i propri bambini, ultimamente è stato notato uno strano via vai di persone (zingari, nomadi, rom per intenderci).
“I ROM SCAVALCANO OLTREPASSANO LE ROTAIE DOVE, PARE, STANNO ALLESTENDO UN NUOVO CAMPO ABUSIVO” – “Questi nomadi – spiega la residente – scavalcano il muro e passano da qualche fessura per andare al di là dello stesso, praticamente sulle rotaie, proprio dove, infatti, mi dicono stia per sorgere un altro campo non autorizzato.
L’ANDIRIVIENI CONTINUO E I NASCONDIGLI – “Come dicevo – sottolinea la cittadina, – il prato è frequentato praticamente al 90% da bambini e minori, molti dei quali spaventati dal continuo andirivieni furtivo. Pare infatti, che alcuni di loro, per nascondersi ai vigili (l’unica volta che si sono presentati), si siano mimetizzati tra i cespugli.
L’AUMENTO DELLA MICRO-CRIMINALITA’ NEL QUARTIERE – “Ora, sappiamo che la zona sta diventando visibilmente meno sicura ogni giorno che passa – osserva la nostra lettrice, – non solo per via dei nomadi, ma anche della micro-criminalità in generale (rapine, scippi, furti, scassi).
LA PAURA DEI GENITORI PER I PROPRI BAMBINI – “Tuttavia, davvero non vogliamo che una zona di solito riservata ai bambini possa diventare in alcun modo pericolosa – afferma la residente, anch’essa mamma.
– “I genitori sono preoccupati – aggiunge, – hanno paura di potersi distrarre e che possa accadere qualcosa ai loro figli, fosse anche solo cadere su una bottiglia di vetro abbandonata, insieme col resto dei rifiuti che aumentano in maniera esponenziale.
MOLTE LE SEGNALAZIONI ALLA POLIZIA LOCALE, MA SCARSISSIMI GLI INTERVENTI – “So che i vigili sono stati chiamati più volte ed ogni volta hanno risposto ‘sì, andremo a controllare’ – racconta ancora la cittadina – Qualcuno effettivamente ci è anche andato, ma dicono che non possono farci niente, ‘mica possiamo scavalcare il muro……’
“A CHI POSSIAMO RIVOLGERCI? COME DOBBIAMO PROCEDERE PER OTTENERE UN INTERVENTO?” – “A chi è più corretto rivolgersi in questi casi? – chiede la mamma. –Dobbiamo fare una raccolta firme? Un esposto? Rivolgersi al consiglio di zona?
RIMARREMO COMUNQUE INASCOLATI – “Probabilmente rimarremo inascoltati – spiega la cittadina, – abbiamo visto che a nulla valgono le proteste dei residenti, così come è accaduto per il campo in via Gatto, sgomberato per darci il contentino e scoprire solo dopo che lo sgombero è stato fatto per agevolare i lavori della metropolitana e non per la volontà di ascoltare i residenti, tanto è vero che il campo si è spostato di pochi metri e quadruplicato dentro all’ex polveriera, lasciandoci di fatto nella stessa situazione.
PERCHE’ RENDERE UNA ZONA UNA BOMBA A OROLOGERIA? – “Proteste inascoltate anche per il nuovo centro in Via Lombroso – conclude la nostra lettrice. – Ma perché poi continuare a bombardare la stessa zona rendendola una bomba ad orologeria? Grazie in anticipo per i vostri suggerimenti. Cordialità, una Mamma.”
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INVIATECI LE VOSTRE SEGNALAZIONI – Per le vostre segnalazioni e foto circa incidenti, emergenze, autovelox nascosti, strade dissestate e buchi sul manto stradale, disagi sociali, odissee burocratiche, truffe, rapine, aggressioni, zone carenti di sicurezza, aree preda di degrado o spaccio, problematiche sui mezzi pubblici, borseggi, maltrattamenti sugli animali o altro, scriveteci a redazione@cronacamilano.it
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