Spazi comunali per servizi alle donne, bando del Demanio per immobili in centro

Milano, 19 dicembre 2025 – Il Comune di Milano avvia un’operazione di rigenerazione sociale e urbana destinando alcuni immobili di proprietà comunale – ex negozi ed interni ai piani terra di caseggiati popolari – a servizi dedicati alle donne, luoghi legati alle vulnerabilità e fragilità nonché spazi di iniziativa culturale e lavorativa.
Gli spazi si trovano in aree centrali e simboliche della città, in via Scaldasole, corso XXII Marzo e via Calvi.
Il progetto nasce dalla collaborazione tra la Delegata del Sindaco alle Pari Opportunità, Elena Lattuada, e l’assessorato al Demanio, con l’obiettivo di trasformare patrimonio pubblico inutilizzato in luoghi di prossimità, accoglienza e autonomia per le donne.
“E’ una scelta politica precisa quella di destinare spazi pubblici ad attività svolte e rivolte alle donne della città – afferma Elena Lattuada – che valorizza il percorso di questi anni di ampliare e sostenere tutte le attività, pubbliche, private e del Terzo settore, che favoriscono le donne, sia in condizione di fragilità che di sviluppo delle potenzialità lavorative, sociali e di affermazione di libertà. L’uso sociale di spazi pubblici significa sostenere e condividere i percorsi, anche differenti, che le associazioni svolgono e soprattutto di sostenere le attività dei Centri Antiviolenza che permettono alle donne non solo di uscire da una situazione di violenza ma di costruire rinascita, autonomia, libertà e autodeterminazione della propria vita”.
Gli immobili saranno assegnati tramite bando pubblico, rivolto a soggetti del Terzo settore, associazioni e realtà senza scopo di lucro. Il Comune ha previsto un canone agevolato con una riduzione del 70%, per garantire sostenibilità economica e continuità ai servizi offerti.
Per l’utilizzo degli spazi sono già giunte alcune manifestazioni di interesse da realtà storiche e riconosciute: da due centri antiviolenza attivi da molti anni a Milano, da una sartoria sociale che sostiene donne migranti e che fuoriescono da un percorso di violenza, da un circolo-cooperativo delle donne, luogo di dibattito e confronto libero con promozione di attività culturali.
“Con questa operazione – afferma l’assessore al Bilancio e Demanio, Emmanuel Conte – restituiamo senso e funzione a spazi pubblici. Da vuoti a luoghi di cura, libertà e autonomia. Non solo una risposta funzionale al tema degli immobili sfitti, ma una scelta chiara: il patrimonio comunale come strumento di politica pubblica per rispondere a bisogni reali. Metterlo al servizio delle donne, in particolare di quelle che affrontano situazioni di violenza o fragilità, significa usare concretamente le leve dell’amministrazione per costruire una città più giusta e solidale. Collocando questi servizi in luoghi centrali e facilmente raggiungibili, anche se in un contesto protetto e riservato, intendiamo sottrarli alla marginalità e affermare il valore della lotta alla violenza di genere”.
“La scelta di destinare luoghi pubblici a ospitare attività e servizi di questo tipo – dichiara l’assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé – è un’indicazione chiara di dove la città vuole collocarsi: a fianco delle donne che subiscono violenza, di quelle che fanno fatica a vedere riconosciuto il loro valore, di quelle che ogni giorno lottano per superare una società patriarcale che le vorrebbe relegate al ruolo di comprimarie. Questi spazi potranno essere presidi simbolici e allo stesso tempo concrete occasioni di riscatto ed empowerment per le donne, ma anche per le bambine e le ragazze, perché non venga meno la consapevolezza che Milano cammina accanto a loro”.
La pubblicazione del bando è prevista nelle prossime settimane, con l’obiettivo di arrivare all’aggiudicazione entro l’estate.




