Arrestato rom che uccise Pietro Mazzara in via Cogne per sfuggire alla Polizia
Dopo oltre 3 mesi di indagini, la Polizia ha rintracciato il giovane nomade ritenuto responsabile della morte di Pietro Mazzara, il 28enne travolto e ucciso la notte del 9 giugno 2011 mentre rincasava a bordo della propria auto. Si tratterebbe del 23enne Angelo Levacovich.
L’OPERAZIONE DELLA POLIZIA –
L’operazione si è svolta tra i campi nomadi di via Chiesa Rossa e via Martirano, condotta da poco meno di 50 poliziotti coadiuvati da un elicottero.
Le indagini erano in atto da circa 3 mesi, da quando il 28enne Pietro Mazzara era stato travolto da una Bmw rubata in fuga dalla Polizia a seguito della rapina di un tabaccaio in via Mambretti.
Sull’auto rubata viaggiavano 4 nomadi; nonostante la mattina seguente all’incidente, le Autorità avesse subito proceduto ad una perquisizione presso il vicino campo nomade, il conducente della vettura era riuscito a dileguarsi.
Le indagini si sono incentrate sulle intercettazioni telefoniche e le analisi dei tabulati, dalle quali risultava che il 23enne si spostava da un campo all’altro nelle ore notturne, frequentando sporadicamente anche altri accampamenti e continuando a cambiare cellulare.
L’ARRESTO –
- Per Levacovich, ora in carcere a San Vittore, l’accusa e’ di omicidio.
- Secondo quanto riferito dalla Polizia, al momento dell’entrata dei due ispettori dell’Upg nell’accampamento di via Martirano, la madre del ragazzo si sarebbe messa a correre nel retro dando l’allarme generale.
- Gli agenti hanno trovato il giovane sdraiato presso un vicino canale, nascosto sotto un cespuglio di rovi
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Di Redazione