Rifiuto pass preferenziali Enpa Milano, il Comune elimina gli automezzi del soccorso per animali dalle categorie esentate
Ci risiamo: il Comune di Milano l’ha rifatto. Dopo le esenzioni negate ai volontari del 118 per recarsi ai corsi di aggiornamento alle sede di via Caradosso, dentro Area C, ora ci va di mezzo anche Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali.
UN PROBLEMA CHE ENTRERA’ NELLA STORIA – “E’ destinato ad entrare nella storia dell’associazione milanese il problema del mancato rinnovo dei pass per il transito nelle corsie preferenziali da parte del Comune di Milano – spiega Enpa, – visto il lungo elenco di multe che sono state recapitate presso gli uffici della sezione. Si tratta infatti – aggiungono i volontari, – di ben 24 accertamenti di infrazione per un importo totale di 1.848 euro, elevati per il transito delle auto adibite al soccorso di animali e alla vigilanza nelle corsie preferenziali mentre erano in servizio”.
LA DELIBERA E L’ESCLUSIONE DI ENPA – Il 29 ottobre 2013 era entrata in vigore la nuova ordinanza che disciplinava l’accesso alle corsie riservate e le ZTL, prevedendo criteri più restrittivi rispetto alla precedente normativa.
– “La delibera, però – precisa Enpa – di fatto ha escluso gli automezzi dell’ENPA di Milano che, solitamente, venivano e vengono tutt’oggi utilizzati per questo tipo di interventi”.
LE PROMESSE NON MANTENUTE DEL COMUNE – “A nulla è valso finora l’interessamento richiesto a Chiara Bisconti, assessore di Milano alla Tutela degli animali, al Benessere e Qualità della vita,– aggiunge Enpa.
– “L’assessore infatti – prosegue l’Ente, – aveva comunicato a ENPA Milano che il problema sarebbe stato presto risolto, dichiarando anche in una lettera pubblicata sul Corriere della Sera che ‘gli uffici comunali stanno lavorando con ENPA per risolvere la situazione, ma ci tengo a rassicurare comunque tutti gli amanti dei nostri amici animali, perché non è a rischio il prezioso servizio di emergenza che l’associazione mette a disposizione di tutti i cittadini’.
L’INDIGNAZIONE DEL PRESIDENTE DI ENPA MILANO – “Il problema del mancato rinnovo dei pass si sta trascinando ormai dai primi di dicembre, quando sono arrivate le prime multe dato che i vecchi pass erano in scadenza alla fine del novembre 2012. – ha dichiarato Ermanno Giudici, presidente e capo nucleo dell’ENPA di Milano.
– “Ho la presunzione di credere – ha aggiunto Giudici, – che i nostri servizi di soccorso e le nostre attività a tutela degli animali meritino di potere essere considerate con un’attenzione diversa, anche facendo i corretti rapporti con il fatto che, attualmente, le preferenziali possono essere percorse da una pluralità di categorie che non hanno emergenze, non svolgono servizi di pubblica utilità, non surrogano compiti che dovrebbero magari essere svolti dal Comune, come accade per ENPA, che peraltro svolge tutte le sue attività senza ricevere neanche un euro di contributo dal Comune di Milano.”
LA REPLICA DEL COMUNE – Alla protesta di Enpa Milano, il Comune ha replicato attraverso il suo ufficio stampa di non avere ricevuto alcuna richiesta da parte dell’Ente per il rinnovo delle autorizzazioni.
LA CONTRO-REPLICA DI ENPA – “Questa affermazione da parte del Comune, oltre a non essere vera, sulla base di prova documentale in possesso dell’associazione – ribatte Enpa, – non tiene conto in realtà del fatto che il vero problema sul quale focalizzare l’attenzione è che il Comune di Milano ha emesso una determina dirigenziale entrata in vigore il 29 ottobre 2012, dove, in assoluto, gli automezzi adibiti al soccorso per animali non sono inclusi tra le categorie aventi diritto di accesso alle ZTL.
– La prima risposta infatti, ricevuta dal settore preposto al rilascio dei pass, motiva il diniego facendo riferimento alla determina e, riportando quanto scritto, a dimostrazione del fatto che la richiesta era già pervenuta agli stessi uffici, comunica: “[la determina] non prevede più il rilascio dei permessi per gli enti di diritto privato/associazioni/organismi in generale, ma solo a favore delle associazioni, senza scopo di lucro, che agiscono nel settore dell’assistenza socio-sanitaria sul territorio di Milano […]”.
– Nella stessa lettera viene aggiunta la seguente frase: “[…] le restrizioni previste […] sono dettate dalla prevalente finalità di favorire il transito urbano ai mezzi di pubblico trasporto e ai servizi di emergenza […]” a riprova che il servizio svolto dall’ENPA di Milano di soccorso ad animali feriti in possibile e probabile pericolo di vita, non rientra nella “categoria” di interesse del Comune di Milano.
LE RICHIESTE INVIATE DA ENPA E IL RIFIUTO DEL COMUNE – “A nulla è valso il coinvolgimento dell’Assessore Bisconti, affinché prendesse provvedimenti – sottolinea Enpa, – né il coinvolgimento del Garante per i diritti degli animali, Valerio Pocar.”.
– In data 29 novembre 2012 è stata inviata una nuova richiesta, dove venivano evidenziate le motivazioni per le quali l’associazione sottoponeva nuovamente l’istanza, valorizzando il servizio di pronto soccorso svolto da 20 anni e che rappresenta “a tutti gli effetti un servizio di pubblica utilità” dato che sono circa “400 gli interventi gratuiti svolti con i propri automezzi dall’associazione in un anno”.
– A circa 2 mesi di distanza, in data 25 gennaio 2013, il Comune di Milano ha inviato una nuova comunicazione, “nella quale si ribadiscono esattamente le stesse motivazioni del primo diniego – spiega ancora Enpa –, aggiungendo che dai libretti di circolazione gli automezzi non risultano immatricolati come ambulanza. Cosa di fatto impossibile fino all’entrata in vigore in data 27 dicembre 2012 del decreto n° 217 del 9/10/12”.
– Sempre nella stessa comunicazione viene inoltre dichiarato dallo scrivente preposto: “Nell’assicurare, comunque, che questa amministrazione è sensibile alle tematiche degli animali e riserva sempre grande attenzione agli aspetti più delicati concernenti la loro accoglienza e salvaguardia […]”.
“ENPA NON PAGHERA’ UN EURO DI QUESTE MUTE” – Ad oggi l’ENPA di Milano ha inoltrato una terza richiesta di rilascio pass, dopo aver reimmatricolato i propri automezzi secondo quanto previsto dalla nuova normativa in materia di soccorso e vigilanza ad animali randagi e selvatici sul territorio cittadino.
– “Mi dispiace dover notare che, anziché voler risolvere positivamente il problema, il Comune cerchi di spostare la responsabilità su ENPA, che ha sempre seguito le disposizioni comunali e di legge – ha dichiarato Ermanno Giudici, Presidente e Capo nucleo delle guardie Zoofile dell’ENPA di Milano.
– “Quello che è sicuro – prosegue Giudici, – è che la nostra sede non pagherà un euro di queste multe, a costo di farsi pignorare i mezzi: non possiamo svolgere gratuitamente un servizio per la collettività, non ricevere aiuti ed essere trattati come se fossimo inadempienti e approssimativi.
– “Tra le 24 multe recapitate – precisa, – ce ne sono anche alcune relative all’auto delle Guardie Zoofile dell’ENPA di Milano, che svolgono un’altra preziosa tipologia di servizio per la prevenzione e la repressione dei maltrattamenti. Peraltro l’auto delle Guardie Zoofile ENPA non è mai stata multata prima del 2012 e ha sempre circolato senza alcun pass”.
“SE IL COMUNE NON RISOLVE IL PROBLEMA, ENPA SARA’ COSTRETTA AD INTERROMPERE LA PROPRIA ATTIVITA’ DI SOCCORSO” – “Davvero una pessima cosa – afferma Giudici, – ma la nostra protesta terminerà solo quando il Comune troverà una soluzione definitiva e a 360°: infatti ENPA ha i mezzi correttamente realizzati e immatricolati, ma il Comune è sicuro che lo siano quelli dei soggetti con i quali ha convenzioni onerose? Perché certo sarebbe quantomeno singolare che ENPA, che ha i mezzi conformi alle norme vigenti, fosse penalizzata rispetto a chi riceve anche un compenso per svolgere un’attività.”.
– “Se il Comune non risolverà il problema – conclude il presidente Giudici, – ENPA Milano sarà costretta ad interrompere l’attività di soccorso, chiedendo però allo stesso Ente Pubblico di garantire il servizio con mezzi propri.”
INTANTO, I CORSI MILANESI PER I VOLONTARI DEL 118 SONO RIMASTI SOSPESI, DOPO CHE IL COMUNE NON HA VOLUTO CONCEDERE ALLA CROCE ROSSA 50 EURO DI ESENZIONE ALLA SETTIMANA – Come già accennato, i problemi reati dal Comune di Milano ad enti di soccorso basati sull’attività dei volontari, non sono una novità.
– In merito, ancora irrisolta la diatriba scoppiata ormai un anno e mezzo fa con il 118, che si è visto negare l’esenzione da Area C per i volontari che si devono recare alla sede di via Caradosso per imparare le tecniche di soccorso da applicare poi durante i turni di intervento.
– Si trattava di circa 50 euro a settimana, con certificazione delle targhe e dei volontari coinvolti, in nome della massima trasparenza e regolarità. Il 32enne assessore alla Viabilità di Milano, Pierfrancesco Maran, ha tuttavia negato l’esenzione.
“Rifiuto di far pagare 5 euro a ragazzi che arrivano da tutta la Lombardia per aiutare, gratuitamente, il prossimo – aveva dichiarato il merito il Commissario del 118 di Lombardia, Maurizio Gussoni. – Se il Comune non risolverà il problema, i corsi saranno sospesi.”
– Dopo 18 mesi, il problema è tuttora aperto.
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Di Redazione