Cronaca

Area C Milano, ci sono le deroghe ma non per i volontari della Croce Rossa

La pietra della discordia, ancora una volta, si chiama Ecopass. O meglio: il nuovo provvedimento “Area C” al via dal prossimo 16 gennaio 2012, in virtù del quale tutti i veicoli che vorranno entrare nella Cerchia dei Bastioni pagheranno un ticket di 5 euro.

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Posto ciò come premessa, i primi giorni dello scorso ottobre l’Amministrazione comunale ha invitato ad un tavolo d’incontro i ‘soggetti interessati’ dal  nuovo provvedimento. Tra questi, ha presenziato anche il Commissario regionale della CRI Lombardia, Maurizio Gussoni che, ora, ha scoperchiato un problema assolutamente inaspettato: non ci saranno deroghe di pagamento per i volontari della Croce Rossa. Nel dettaglio:

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“L’incontro è stato surreale fin dal principio”, ha iniziato a spiegare Gussoni. “In primis, poiché l’assessore alla Viabilità, Pier Francesco Maran, e l’assessore al Commercio, Franco d’Alfonso, hanno scelto di incontrare i rappresentanti della Croce Rossa Italiana, del Policlinico di Milano e di Anpas (l’Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, costituita da mezzi di soccorso con targa civile, ndr), contemporaneamente alle delegazioni dei commercianti. Già qui il primo dubbio sul raziocino alla base del progetto: come può risultare possibile, infatti, equiparare il lavoro e le necessità dei commercianti, con quelli degli operatori sanitari?”

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“Ad ogni modo, il Comune alla fine ha concesso specifiche deroghe ad enti sanitari e relativi operatori,” prosegue Gussoni. “Lo stesso, invece, non è accaduto per i volontari della CRI”.

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I volontari coprono in Lombardia oltre il 30% delle emergenze 24 ore su 24”, sottolinea con palese indignazione Gussoni. “In tutto ciò, la Croce Rossa ha come peculiarità quella di essere un unico ente, del quale un elevato numero di funzioni è di competenza esclusiva della sede milanese di via Caradosso, posta indiscutibilmente all’interno della Cerchia.

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“Proprio qui, in via Caradosso,” prosegue Gussoni, “i nostri volontari seguono i corsi della struttura, come ad esempio le lezioni per apprendere le tecniche di disostruzione pediatrica (le manovre anti-soffocamento per salvare la vita a neonati e bambini prima dell’arrivo dell’ambulanza, ndr) poi insegnate alla cittadinanza durante specifici incontri aperti a tutti”.

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“I dipendenti, quindi – specifica ancora Gussoni – utilizzano i mezzi di servizio. Ma, come ovvio, i volontari si recano ai corsi con le proprio auto private.

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Ho precisato all’assessore Maran – non si risparmia di riferire Gussoni – che arrotondando per eccesso, si tratterebbe del movimento di 10 veicoli per un costo totale di non più di 50 euro alla settimana. Una cifra ridicola per non venire concessa a chi dedica totale abnegazione per assolvere alle emergenze del prossimo!”

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“Per conferire massima trasparenza all’operazione – ha evidenziato ancora Gussoni – ho anche proposto di inviare al Comune, io stesso, in qualità di Commissario regionale, l’elenco certificato delle targhe coinvolte, in modo da evitare qualsiasi genere di abuso. Come risposta, l’assessore Maran mi ha placidamente domandato perché non provvedere direttamente noi al rimborso dei ragazzi, ‘forse’ dimenticandosi che la CRI è un ente pubblico e quindi, in quanto tale, non può rimborsare il pagamento Ecopass dei volontari. Un ente pubblico infatti, – spiega più approfonditamente Gussoni –  è obbligato a motivare ogni movimento di danaro e, in questo caso, non si tratterebbe di una spesa ‘di servizio’, poiché il pagamento del ticket sarebbe un esborso legato ad un privato cittadino che vuole frequentare i corsi del caso”.

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“La riunione è terminata con la promessa, rilasciata dall’assessore D’Alfonso, di indire un ulteriore incontro per risolvere le problematiche emerse. Invece, – ha pesantemente stigmatizzato Gussoni – dopo ben due mesi durante i quali ho anche personalmente contattato Palazzo Marino al fine di ottenere nuove informazioni (peraltro mai fornite), ho appreso dai giornali che il Comune ha stabilito le esenzioni ad Ecopass ma, le esigenze dei volontari CRI, non sono state neanche contemplate.

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“La scorsa settimana ho chiamato di nuovo, personalmente, il Comune, al fine di chiedere delucidazioni all’Assessore Maran e rendendomi disponibile per un colloquio chiarificatore – si accinge a concludere Gussoni. – Alla luce di una completa mancanza di risposta, considero quanto deciso un’offesa per tutti i volontari e”, dichiara fermamente Gussoni, “mi rifiuto, pertanto, di far pagare i miei ragazzi”.

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Il risultato? Il nuovo Ecopass non è ancora entrato in vigore e già, l’intento spergiurato dal Comune di ‘voler preservare la salute dei milanesi’, ha portato un effetto completamente contrario: “In assenza di un’opportuna risposta dal Comune” ha concluso infatti il Commissario Regionale della Croce Rossa Italiana di Lombardia, Maurizio Gussoni, “dal 16 gennaio sospenderò tutti i corsi”.

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I futuri malati e pazienti, dunque, sono avvertiti. Il Comune, che presiede alla loro salute, anche.

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AGGIORNAMENTO del 11 gennaio 2012: L’assessore Maran, durante l’incontro svoltosi con gli inferociti residenti di Zona 1 sul tema Area C,  ha finalmente dato  risposta anche al commissario della CRI di Lombardia, Maurizio Gussoni, intervenuto assieme con i tanti  milanesi: nessuna deroga sarà concessa ai volontari della Croce Rossa impagnati a seguire i corsi sulle tecniche di soccorso presso la sede milanese di via Caradosso. La replica di Gussoni è glaciale: “Sospendo tutti i corsi a tempo indeterminato. D’ora in poi i rapporti collaborativi con il Comune di Milano e la CRI saranno molto difficili”. Per tutti i dettagli, CLICCA QUI

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AGGIORNAMENTO del 16 gennaio ore 6,00: Per conoscere quanto replicato dal sindaco Pisapia e prontamente ribattuto da Maurizio Gussoni, CLICCA QUI

 

V.P.



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