Come aumentare poco alla volta la somma destinata agli investimenti
Chi desidera effettuare degli investimenti non deve necessariamente possedere grandi capitali iniziali. Scegliendo i giusti strumenti finanziari, meglio se con l’aiuto di un consulente autonomo, è possibile investire anche somme contenute, le quali, poco alla volta e solo se lo si desidera, possono essere gradualmente aumentate.
Per fare questo si può ricorrere, ad esempio, ai PAC oppure si possono scegliere investimenti che consentano di sfruttare gli interessi composti, ben spiegati in questo articolo. Inoltre, mettendo in atto alcune strategie di risparmio collaudate, è possibile accumulare mese dopo mese un po’ di denaro in più da destinare ai prodotti di investimento scelti.
Ricorrere al PAC
L’acronimo PAC sta per Piani di Accumulo Capitale e indica dei piani di investimento pensati proprio per aiutare gli investitori ad aumentare poco alla volta il capitale destinato agli strumenti finanziari scelti, tra i quali possono rientrare ETF, fondi comuni e via dicendo.
Entrando più nello specifico, i PAC permettono di investire una somma iniziale contenuta e di aumentarla attraverso versamenti periodici, da effettuarsi secondo le tempistiche e gli importi stabiliti in sede contrattuale, ma sempre modificabili in base alle possibilità dell’investitore.
Sfruttare gli interessi composti
Sfruttando gli interessi composti, l’investitore non deve trovare un modo per mettere da parte qualche risparmio in più da destinare agli investimenti. Il capitale aggiuntivo deriva infatti, in questo caso, dagli interessi maturati sugli investimenti effettuati e aggiunti al capitale di partenza.
Naturalmente, l’aumento del capitale di partenza sarà commisurato agli interessi via via maturati.
Aumentare il capitale da investire grazie alle strategie di risparmio
Chi sceglie di ricorrere a un PAC o di aumentare poco alla volta, sotto la guida del proprio consulente finanziario, il capitale investito nei vari prodotti finanziari, deve riuscire, in primo luogo, a mettere da parte periodicamente un po’ di risparmi.
Per riuscirvi, oltre a richiedere un piano finanziario personalizzato al proprio consulente di fiducia, è possibile ricorrere a una serie di strategie ben collaudate e ampiamente discusse sul web.
Tra le tante possiamo citare la famosa regola del 50/30/20, ideata da Elizabeth Warren e consistente, in poche parole, nella suddivisione in tre quote del reddito mensile disponibile: un 50% destinato alle spese indispensabili, un 30% da utilizzare per le uscite non fondamentali e il restante 20% da destinare ai risparmi oppure, nel nostro caso, agli investimenti. Naturalmente, ognuno può modificare le percentuali, adattandole al proprio reddito e alle spese non depennabili.
Utile, soprattutto per chi effettua molti acquisti non indispensabili, è anche la strategia dell’1%, nota anche come tecnica delle 24 ore o delle 48 ore. In particolare, questa tecnica prevede che il risparmiatore/investitore rimandi qualsiasi acquisto non indispensabile e il cui importo superi l’1% del suo reddito annuo di almeno 24 o 48 ore prima di prendere una decisione. In questo modo, si evitano gli acquisti di impulso e si possono ridurre le uscite non necessarie, destinando il denaro risparmiato a risparmi e investimenti.
Altre tecniche utili e collaudate sono il Kakebo, la sfida delle 52 settimane e quella delle buste, oltre, naturalmente, a un attento controllo dei consumi domestici.