“Città d’acqua”: le opere di Claudio Onorato alla Centrale dell’Acqua
Milano, 22 febbraio 2024 – Dopo le mostre degli anni scorsi dedicate alle sculture in rame di Primo Levi e ai quadri di Stefano Levi della Torre, gli ambienti ricchi di memoria industriale della Centrale dell’Acqua di Milano – Museo d’impresa di MM – tornano ad ospitare e farsi contaminare dal linguaggio dell’arte contemporanea, per continuare a riflettere sulla tutela della risorsa idrica e sulla storia e l’identità urbana con “Città d’acqua”.
Si intitola “Città d’acqua” la mostra site-specific che dal 1° marzo 2024 (vernissage d’apertura lunedì 4 marzo ore 18,30) presenterà al pubblico milanese le opere dell’artista Claudio Onorato.
Il tema dell’acqua è da sempre parte centrale dell’opera di Onorato, parimenti alla materia carta che ne è l’elemento costitutivo. L’artista, come un abile demiurgo, disegna forsennatamente la carta, la incide e la ritaglia, lasciando che sia il vuoto ricavato da questo procedere a consentire l’emergere delle forme e della narrazione.
Energia allo stato fluido a creare un flusso di immagini che entrano in contatto diretto con lo spettatore, che ibridano la rappresentazione della città con il mondo marino, la riconoscibilità delle architetture metropolitane con il pullulare della biologia pelagica, in un felice compenetrarsi tra la civiltà urbana e la mitopoiesi primordiale dell’Oceano.
Attraverso la ricchezza di dettagli quasi enigmistici ed enciclopedici e un approccio ludico e libero degli accostamenti, Claudio Onorato racconta il nostro tempo creando storie reali e parimenti fantastiche che hanno il dono di farci pensare. Nuove prospettive provenienti da un passato mitico o, forse, premonizioni dal futuro inqueto in cui siamo entrati nell’era dei cambiamenti climatici.
Per presentare la mostra lo scrittore Edgardo Franzosini ha usato queste parole evocative:
“Dalla Scienza abbiamo appreso, ormai da tempo, che il 70% della superficie della Terra è ricoperta d’acqua, includendo in questo calcolo gli oceani, le calotte polari, i laghi, i fiumi, le acque sotterranee e quelle atmosferiche. Per Claudio Onorato, forse, questa percentuale non basta, e nel suo assillo di riempire il vuoto, di gremire e stipare ogni centimetro del pianeta, ha trasformato le sue città, già affollatissime, in metropoli sottomarine. Agglomerati urbani in cui, tra edifici geometrici, palazzi, fabbriche e cattedrali, un’innumerevole umanità, anch’essa piuttosto eclettica e bizzarra, convive, in un caos serrato, assieme a piovre e pesci luna, sardine e alligatori, ippocampi e pesci volanti, madrepore e rettili marini del giurassico”.
“Claudio ci rivela questo sorprendente universo, con l’aria di chi stia mettendo in scena, non una realtà impossibile, bensì una realtà soltanto, sino a quel momento, invisibile.
Per voi, che vi apprestate a conoscerla, possono, forse, valere le parole con cui il Capitano Nemo accoglie i propri ospiti a bordo del Nautilus, mentre la sua creatura d’acciaio viaggia nelle profondità di acque che, di lì a poco, offriranno, all’incanto e alla curiosità di chi le contempla, lo splendore dei loro tesori: «Signori, state per iniziare un viaggio nel paese delle meraviglie, e lo stupore e lo sbalordimento, da questo momento in poi, saranno probabilmente lo stato abituale del vostro spirito…”.