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Estate 2025 a Milano: caldo record a giugno, agosto tra i più piovosi di sempre

Milano, 17 settembre 2025 – Milano ha vissuto un’estate “a due facce”. Secondo le rilevazioni della Fondazione OMD – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo ETS – (in particolare della stazione meteorologica di Milano Centro presso la sede centrale dell’Università degli Studi di Milano) giugno si è distinto come uno dei mesi più caldi e asciutti di sempre, con una temperatura media di 27.3 °C, inferiore solo ai 27.9 °C del giugno 2003, e soltanto 12.6 mm di pioggia. In nessuna giornata del mese le temperature sono risultate sottomedia e nella seconda decade la media ha raggiunto addirittura 28.4 °C, contro i 23.2 °C del CLINO 1991-2020.

A differenza di questo avvio secco e rovente, luglio e agosto, pur mantenendosi caldi, hanno presentato anche fasi più fresche e soprattutto un quadro pluviometrico profondamente diverso.

Luglio ha mostrato un andamento variabile, con una temperatura media di 25.9 °C e precipitazioni sostanzialmente in linea con la norma.

Agosto, invece, ha fatto registrare una media di 25.8 °C, ma soprattutto un accumulo di 254.3 mm di pioggia, più di tre volte superiore ai 77 mm attesi dal CLINO. Particolarmente significativa la giornata del 20 agosto, quando in poche ore sono caduti oltre 110 mm di pioggia.

L’andamento termico estivo è stato scandito da episodi di forte intensità

Tra fine giugno e i primi di luglio una lunga ondata di calore ha portato a registrare i valori assoluti più elevati, con una minima di 27.7 °C il 30 giugno e una massima di 36.9 °C il 4 luglio.

Complessivamente, le giornate con massime superiori ai 35 °C sono state 16 (6 a giugno, 3 a luglio e 7 ad agosto) e le notti tropicali 68, ben oltre le 47.7 del CLINO, con un dato eccezionale di 27 notti già a giugno, rispetto alle 9.8 previste.

Sul versante opposto, la minima assoluta è stata di 15.6 °C il 30 agosto, mentre la massima più bassa, pari a 23.3 °C, si è registrata il 24 dello stesso mese.

Anche l’indice Humidex, che misura il livello di disagio bioclimatico in presenza di alte temperature e umidità, ha confermato la natura estrema dell’estate: sono state rilevate 68 ore con valori pari o superiori a 40 °C, soglia considerata di pericolo, distribuite in 14 giornate (5 a giugno, 3 a luglio e 6 ad agosto).

Il picco massimo, pari a 43.3 °C, è stato registrato il 10 agosto, all’inizio di un’ondata di calore che si è protratta fino oltre Ferragosto.

Le precipitazioni hanno completato il quadro di un’estate dai forti contrasti

Dopo un mese di giugno eccezionalmente secco e preceduto da una sequenza di 24 giorni consecutivi senza pioggia tra fine maggio e l’inizio dell’estate meteorologica, luglio e agosto hanno visto un netto cambio di scenario, con frequenti episodi temporaleschi, talvolta accompagnati da grandine.

Agosto, in particolare, si è collocato tra i mesi più piovosi di sempre con i suoi 254.3 millimetri, secondo solo al 1987 (343.8 mm).

Sul fronte della ventilazione, le elaborazioni della Fondazione OMD mostrano una prevalenza di correnti orientali. La raffica più intensa, pari a 57.6 km/h, è stata misurata il 6 luglio, durante un temporale tardo pomeridiano.

Nel complesso, la stagione estiva è risultata molto calda, con una temperatura media di 26.3 °C, pari a 1.6 °C in più rispetto alla media climatica 1991-2020 e a 3.1 °C in più rispetto al CLINO 1961-1990, e al tempo stesso piovosa.

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