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Isis, Califfo Ibrahim, Al Qaida, Jihad, Foreign Fighters, trattato di Schengen: cos’è, nascita, analisi, spiegazioni chiare per tutti

Isis“Sono Amedy Coulibaly, sono direttamente legato al Califfo dei musulmani Abu Bakr al-Baghdadi, califfo Ibrahim. Ho giurato fedeltà al Califfo dal giorno della dichiarazione dello stato islamico”. Con queste parole, in un video postumo, uno degli attentatori di Parigi, Amedy Coulibaly, ha rivendicato l’agguato di Montrouge, dove il giovane ha ucciso una poliziotta prima di asserragliarsi all’interno di un supermercato ebraico e uccidere altri 4 ostaggi. Nel video, Coulibaly ha affermato la propria vicinanza all’Isis, spiegando di aver agito in complicità con i fratelli Kouachi, autori della strage al giornale satirico Charlie Hebdo. Di seguito i punti principali per comprendere meglio i fatti accaduti:

 

COS’E L’ISIS – “ISIS” è l’acronimo dell’organizzazione islamista sunnita Stato Islamico dell’Iraq e del Levante, diventata dal giugno 2014 Stato Islamico.

– Il documento ufficiale è stato annunciato in internet domenica 29 giugno 2014 dopo che, i militanti più estremisti dell’Isis, hanno combattuto una guerra serrata contro l’Iraq (paese a maggioranza sciita), conclusasi con la conquista di circa un terzo del suo territorio. Da qui la proclamazione della ricostruzione del Califfato, esteso tra Iraq e Siria: lo Stato Islamico dell’Iraq e del Levante diventa così Stato Islamico.

– Leader dello Stato Islamico è Abu Bakr al-Baghdadi, chiamato “califfo Ibrahim” e nominato esplicitamente da Amedy Coulibaly.

 

RELAZIONI E DIFFERENZE CON AL-QAIDA E BIN LADEN – Al Qaeda nasce nel 1989, ed è un  movimento islamista sunnita paramilitare, annoverato tra le forze terroristiche ufficialmente riconosciute.

Osama bin Laden – Al Qaeda è stato guidato da Osama Bin Laden fino al 2 maggio 2011, giorno della sua morte, avvenuta durante un raid americano ad Abbottabad, in Pakistan. Suo successore è Ayman al-Zawahiri, un ex medico del Cairo.

Obiettivi di Al Qaida – L’organizzazione rivendica azioni di particolare violenza sia nei confronti dei regimi islamici filo-occidentali, sia del mondo occidentale. Tra gli atti riconosciuti, in particolare, attacchi suicidi e omicidi, eseguiti da uomini che hanno prestato giuramento di fedeltà a Bin Laden o comunque legati ad Al Quaida, anche senza aver prestato giuramento o aver ricevuto specifico addestramento. Lo scopo del movimento è quello di difendere i paesi musulmani dall’influenza e dall’occupazione occidentale, attraverso la jihad.

Abu Musab al Zarqawi – In relazione a Bin Laden è necessario ricordare la presenza del giordano Abu Musab al-Zarqawi che, nel 2000, decise di fondare un proprio gruppo che diventerà poi l’Isis, con obiettivi ancora più estremi: istituire un nuovo califfato islamico esclusivamente sunnita in Iraq, a discapito della maggioranza sciita (da qui il fil rouge con l’attuale Isis). Nel 2004, dopo un periodo segnato da attentati di massima violenza, al-Zarqawi sancì la sua vicinanza con al Qaida, ribattezzando il suo movimento con l’acronimo AQI: Al Qaida in Iraq. Gli obiettivi dei due movimenti rimanevano distinti ma, in questo modo, entrambi i gruppi ottenevano importanti vantaggi. Nell’aprile del 2013 AQI cambiò il suo nome in Stato Islamico dell’Iraq e del Levante (ISIS),  a seguito della nuova espansione in Siria ottenuta attraverso la guerra.

Abu Bakr  al Baghdadi, attuale califfo Ibrahim – Mentre, come già scritto, Bin Laden morì nel 2011, al-Zarqawi morì invece nel 2006. Il suo successore fu Abu Omar al-Baghdadi (ucciso nel 2010), a sua volta sostituito da Abu Bakr al-Baghdadi, attuale califfo Ibrahim.

 

COS’E’ IL CALIFFATO, DOVE SI TROVA E COME SI SOSTIENE ECONOMICAMENTE – Maometto morì nel 632 dC, senza indicare un successore. Questi è ravvisabile nel Califfo, titolo attribuito ai successori del profeta e guida temporale per tutti i musulmani.

Quanti sono gli uomini dello Stato Islamico? – Lo Stato islamico conta su circa 30.000 uomini. Con la nascita del nuovo califfato, il nuovo sistema politico ha delegittimato tutti gli altri gruppi jihadisti e islamisti presenti sull’area, pretendendo il giuramento di fedeltà al califfato.

L’estensione geografica – Il nuovo califfato del califfo Ibrahim è stato creato occupando un’area estesa all’incirca come il Belgio, che va da Mosul (nel nord dell’Iraq) alla periferia di Aleppo (in Siria) e da Rutba (nel sud dell’Iraq) alla periferia di Dayr az Zor (sempre in Siria).

La capacità economica – Le aree occupati non sono casuali, poiché, in primis, l’area siriana di Mosul vanta importanti risorse energetiche, come l’energia elettrica, il gas e il petrolio, tutti rivenduti nel mercato nero. Inoltre, diverse centinaia di milioni di dollari sarebbero stati prelevati dai fondi della banca centrale, ai quali si aggiungerebbero anche numerosi lingotti d’oro ottenuti dagli istituti di credito della zona. Non da ultimo, i commercianti sui territori conquistati sarebbero sottoposti al pagamento di un’imposta, valevole anche questa come forma di finanziamento che permette all’Isis, a differenza di altri gruppi islamisti che combattono in Siria, di essere completamente indipendente dagli aiuti di altri paesi.

 

COS’E’ LA JIHAD – Jihad significa “esercitare il massimo sforzo”. Il termine ha un significato estremamente vasto che, oltre alla guerra santa e la dimensione esclusivamente militare (da notare che, tale senso, non è strettamente richiamato nel Corano), contempla anche la lotta interiore spirituale per attingere una perfetta fede.

Jihad difensiva – Consiste nella lotta armata contro l’occupazione straniera o l’oppressione da parte di un governo interno.

– In epoca coloniale le popolazioni musulmane insorsero contro le autorità coloniali sotto la bandiera della jihad  (gli esempi includono il Daghestan, la Cecenia, la rivolta indiana contro la Gran Bretagna e la guerra d’indipendenza algerina contro la Francia. In questo senso, la jihad difensiva viene assimilata al diritto di resistenza armata contro l’occupazione, riconosciuto dall’ONU e dal diritto internazionale

– Jihad offensiva – La jihad offensiva consiste nell’intraprendere una guerra di aggressione e conquista contro le popolazioni non musulmane, per sottometterle all’Islam. Può essere dichiarata solo da un’autorità musulmana legittima e legale, tradizionalmente il califfo.

 

COSA SONO I FOREIGN FAITHERS –  Secondo quanto dichiarato dal  Ministro dell’Interno Angelino Alfano, sarebbero “53 le persone in trasferimento nei luoghi di conflitto che hanno avuto a che fare con l’Italia nella partenza, o anche solo con il transito”.

– I soggetti ai quali fa riferimento Alfano sarebbero i “Foreign Faithers”, cioè cittadini musulmani  immigrati in Europa (o comunque in Occidente), impegnati poi all’estero come veri e propri “combattenti stranieri”, all’interno di gruppi non convenzionali che utilizzano metodi terroristici.

 

COS’E’ IL TRATTATO DI SCHENGEN, PERCHE’ POTREBBE ESSERE CAMBIATO – Dopo gli attentati di Parigi, la Francia e la Spagna si sono dette pronte a rivedere il Trattato di Schengen, ovvero l’accordo sulla libera circolazione in Europa, sancito da 26 Stati Membri della UE, e 3 Stati terzi. Gli accordi, preparati dal 1985 al 1995, divennero parte della normativa europea con il Trattato di Amsterdam (in vigore nel 1999), e furono integrati nel Trattato di Maastricht (entrato in vigore nel 1993).

Stati aderenti e non aderenti all’accordo – Gli stati aderenti all’area “Schengen” sono 29. L’accordo, tuttavia, non è stato riconosciuto (e non è pertanto in vigore) nel Regno Unito e in Irlanda. Inclusi, invece, alcuni stati terzi:  Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein.

Obiettivi del trattato – Con il trattato di Schengen, gli Stati sottoscrittori hanno voluto raggiungere un nuovo livello di integrazione europea. Questo per ottenere:

Abolizione dei controlli sistematici delle persone alle frontiere interne dello spazio Schengen.

Rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne dello spazio Schengen.

Collaborazione delle forze di polizia e possibilità per esse di intervenire in alcuni casi anche oltre i propri confini (per esempio durante gli inseguimenti di malavitosi).

Coordinamento degli stati nella lotta alla criminalità organizzata di rilevanza internazionale (per esempio mafia, traffico d’armi, droga, immigrazione clandestina).

Integrazione delle banche dati delle forze di polizia (il Sistema di informazione Schengen, detto anche SIS).

La nuova posizione di Francia e Spagna, e il rifiuto dell’Italia – A seguito degli attentati di Parigi, Francia e Spagna si sono dette disposte a rivedere gli accordi, da rivalutare nell’ottica delle problematiche sollevate dal fenomeno dei foreign fighters. Controlli approfonditi su alcuni passeggeri, ma sulla base di criteri oggettivi che rispettino i diritti fondamentali: Occorre condividere le informazioni su combattenti stranieri, ma anche sulle reti e le filiere terroristiche organizzate – ha detto il ministro dell’interno francese, Bernard Cazeneuve, – e serve un impegno a rafforzare ancora di più la nostra cooperazione”.

– Chiara, in merito, la posizione del ministro Alfano, che ha dichiarato come la chiusura delle frontiere porterebbe l’Europa ad un passo indietro: il trattato di Schengen, ha detto Alfano, è una conquista di libertà e chi è convinto che “chiudendo le frontiere sia risolto il problema del terrorismo” fa un “grande regalo a chi pensa che si possa sottrarre la libertà agli europei”.

 

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V.P.

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