Piazza Cantore, assegnato l’ex Casello Daziario: il bando è stato vinto da un privato
In piazzale Cantore sono presenti due ex Caselli Daziari: quello posto sul lato est, in concessione a un ristoratore, e quello sul lato ovest, al civico 2.
Proprio quest’ultimo è stato soggetto a bando comunale, e il suo affitto è stato aggiudicato ad un privato.
“E’ stato dimostrato grande interesse da parte del mercato – ha detto l’assessore alla Casa, Gianni Verga -. In questo modo è stato messo a reddito un bene che porterà alle casse comunali 37 mila euro all’anno. Contemporaneamente, l’Amministrazione comunale ottiene il recupero conservativo dell’immobile senza oneri“.
Il bando di gara è stato formulato dal Comune in accordo con la Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Milano. Infatti, pur non vigendo alcun vincolo sul Casello, la Soprintendenza ha posto specifici obblighi per i potenziali locatari in quanto, avendo più di 50 anni, il Casello è incluso tra gli stabili di interesse artistico.
La durata della concessione sarà di 12 anni, con l’obbligo di eseguire gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per tutta la durata del contratto, di eseguire il restauro conservativo delle strutture e finiture, oltre a lavori di sistemazione interna, in accordo con la Direzione Centrale Tecnica e con l’assenso della Soprintendenza.
“Siamo stati molto attenti alle tipologie commerciali e alla qualità dei concorrenti – ha spiegato Verga -. Il vincitore del bando ristrutturerà a sue spese l’ex casello daziario e ne svilupperà il progetto architettonico in linea con le indicazioni della Soprintendenza: stucchi e decori in gesso, colore bianco, sofisticati impianti di illuminazione, il tutto in stile neoclassico. All’interno verrà realizzata una libreria che sarà, nel contempo, sala di esposizione multimediale di opere d’arte, con vendita libera di oggettistica attinente alle mostre: vasi, piccoli mobili, libri. Con questo progetto, proseguiamo sulla strada del Salone e del Fuorisalone del Mobile che proprio in questi giorni hanno confermato Milano capitale mondiale del design”.
La base d’asta era stata individuata in 16.707 euro; tramite il criterio di aggiudicazione del massimo rialzo, la conclusione ha visto l’impegno dell’assegnatario al versamento annuo di 37mila euro (per una superficie di 121 metri quadri).
Al bando hanno partecipato 10 concorrenti; una commissione tecnica ha valutato l’ammissibilità e la compatibilità dell’attività commerciale prospettata: non sono state accolte proposte che prevedevano attività quali sexy shop, take away, phone center e agenzie di scommesse.
Di Redazione