Pubblicato il rapporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (Dcsa), con i dati dell'attività di contrasto svolta nel 2009 dalla Polizia
Tra le regioni italiane Lombardia, Lazio e Campania hanno registrato il 37% delle denunce. Di queste, la sola Lombardia ne contempla il 25,24%.
Subito evidente un nuovo trend di orientamento per i consumatori di sostanze stupefacenti: mentre i sequestri di cocaina hanno fatto registrare un decremento, l’aumento è stato registrato per marijuana e stupefacenti di matrice anfetaminica.
È quanto emerge dall’ultimo Rapporto annuale della Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa) che raccoglie i dati dell’attività di contrasto, svolta nel 2009 dalle forze di Polizia.
Le informazioni sono state fornite da esperti ed ufficiali di collegamento in servizio nei Paesi più rilevanti dal punto di vista della produzione e del transito di sostanze stupefacenti.
Complessivamente, nel 2009 sono state sequestrati quasi 33 tonnellate di droga (il 23,61% in meno rispetto al 2008 ).
Le persone denunciate sono state 36.277, delle quali 29.529 sono state arrestate.
Sul totale delle denunce il 34,24% riguarda cittadini di altri Paesi.
I narcotrafficanti operanti in Italia si sono riforniti maggiormente di:
- Cocaina (importata dalla Colombia attraverso Africa, Spagna e Venezuela);
- Hashish (importata dal Marocco attraverso, principalmente, la Spagna);
- Droghe sintetiche (importate dall’Olanda).
Le operazioni svolte dalle forze dell’ordine e i risultati conseguiti dimostrano ancora un forte coinvolgimento delle organizzazioni criminali nel narcotraffico. In particolare:
- la ‘ndrangheta conferma il suo predominio nel traffico di cocaina;
- i clan camorristici si sono insediati in nazioni come Spagna, Bulgaria, Romania, Turchia, Albania Olanda e Russia.