Dimissioni direttore Policlinico di Milano, Giuseppe di Benedetto. “Questioni di salute” ma in realtà ci sono gravi tensioni gestionali
Giuseppe di Benedetto, uomo di fiducia dell’ex ministro alla Salute Girolamo Sirchia, dopo 9 anni di servizio in qualità di direttore generale del Policlinico di Milano, ha detto basta. E ha motivato la sua scelta adducendo “motivi di salute”.
Gli uffici della presidenza della Fondazione hanno quindi ricevuto la sua lettera di dimissioni, e la questione verrà discussa il prossimo 18 giugno durante un Consiglio d’Amministrazione presieduto da Giancarlo Cesana, presidente della Fondazione Policlinico.
Proprio da ricondurre a Cesana, in realtà, sembrerebbero i motivi che hanno suscitato la decisione Di Benedetto: il 14 maggio era stato convocato un cda con Antonio Rognoni, manager della holding del Pirellone “Infrastrutture Lombarde Spa” e a guida di 7 cantieri impegnati nella ristrutturazione di vari ospedali lombardi (tra i quali il Niguarda, al centro di un’indagine del ministero del Tesoro e della magistratura a causa di presunti appalti irregolari).
Cesana aveva avanzato l’ipotesi di coinvolgere la citata “Infrastrutture Lombarde Spa”, per aumentare le rendite del patrimonio e per occuparsi della costruzione dell’ospedale e, da quanto sembrerebbe emergere, Di Benedetto non aveva assolutamente accettato la proposta.
Era stato poi l’assessorato alla Sanità a bloccare il progetto, ma la tensione tra i due presidenti era divenuta oramai critica.
Ora che la lettera con le dimissioni è stata ricevuta, si attende il 18 giugno per il cda in cui verrà affrontata la questione vicina, forse, a una conclusione.