Massari molestie lettere rese pubbliche "Non sono un molestatore sessuale"
L’assessore Paolo Massari, dimessosi dalla sua carica, ha parlato stamattina al Circolo della Stampa rendendo pubbliche le due lettere che lo accuserebbero di molestie sessuali.
“Ho rimesso le deleghe da assessore per evitare qualunque coinvolgimento delle istituzioni in questa vicenda,” ha spiegato, “e ho chiesto all’amministrazione comunale di fare un’indagine interna, disponibile io a qualsiasi tipo di confronto.”
“Sono stato accusato di essere un molestatore sessuale” ha aggiunto, “ma queste lettere non mi accusano assolutamente di essere un molestatore sessuale, ne’ l’una ne’ l’altra”.
Tra le parole contro di lui, si legge di “indecorosi commenti, velate intimidazioni, comportamenti sgraditi e inappropriati da parte di un rappresentante istituzionale”.
Ma lui ribatte: “E’ stata fraintesa la mia giovialità” e, rispetto alla versione sostenuta dalla dipendente del Comune, sottolinea: “Mi ha chiesto di intercedere con i suoi superiori. Io l’ho stoppata prima che potesse dire altro con la battuta paradossale che uso di solito in questo genere di situazioni: Non faccio favori di questo tipo neanche in cambio di favori sessuali”.
Circa invece alla funzionaria norvegese, Massari ripete una delle “battute” al centro della polemica, detta quando lei gli avrebbe chiesto una sigaretta: “Le ho risposto: Ovviamente non ti do la mia perché sarebbe come dare un bacio”.
Presente alla conferenza anche la moglie di Massari, che si è mostrata completamente solidale con il marito e assolutamente incredula su quanto contro di lui sostenuto.