Lesbica picchiata Milano ristorante via Raffaello, pestata dopo un diverbio con una coppia etero
E’ successo durante una tranquilla serata al ristorante in via Raffaello.
Tre ragazze, due delle quali lesbiche, si stavano divertendo senza nascondere troppo il proprio orientamento sessuale, come una qualsiasi coppia felice di trascorrere qualche ora tra bontà gastronomiche, qualche risata e qualche coccola innocente.
Non davano fastidio a nessuno, se non che le due ragazze, una delle quali di 29 anni, sono state notate da un’ulteriore coppia, seduta a pochi tavoli di distanza, questa volta composta da un ragazzo e una ragazza.
Secondo quanto raccontato poi dalla stessa vittima alla Polizia, la coppia etero ha cominciato a commentare ad alta voce finché, non riuscendo più a sopportare le loro sgradevoli parole, la 29enne ha reagito.
A questo punto, l’impensabile: il ragazzo, infuriato, le si è avvicinato colpendola al volto con un pugno, tanto che la vittima è stata obbligata a ricorrere alle cure mediche presso l’ospedale San Carlo.
Sul luogo è sopraggiunta la Polizia, chiamata attraverso il 113, che ha ricostruito l’accaduto anche grazie ai testimoni oculari, allibiti.
Sono in corso le indagini per risalire all’aggressore, velocemente dileguatosi prima dell’arrivo degli agenti. Chi avesse informazioni utili può comunicarle scrivendo a info@cronacamilano.it
AGGIORNAMENTO del 9 settembre 2011 ore 11,10 – “Rasato, tatuato, palestrato, sui 35 anni: è l’identikit dell’uomo che la sera del 7 settembre, intorno alle 23, ha pestato una donna lesbica di 29 anni, in un ristorante di via Raffaello Sanzio, a Milano”.
- “E’ l’ennesimo caso di violenza omofobica,” spiegano Roberto Malini, Matteo Pegoraro e Dario Picciau, co-presidenti del Gruppo EveryOne, “un fenomeno gravissimo che nasce da un rifiorire, in Italia, della cultura dell’intolleranza. La donna è stata insultata e coperta di pugni al volto, senza che nessuno dei clienti del ristorante intervenisse, salvo alcune amiche della vittima. Questo drammatico episodio va sommato alle violenze e intimidazioni che colpiscono nel nostro paese migranti, Rom ed ebrei. Basta effettuare una rapida ricerca su google per comprendere la frequenza e la gravità delle aggressioni”.
- La vittima è stata curata in ospedale, quindi ha presentato denuncia in questura. “In Italia mancano programmi che educhino i giovani e tutta la popolazione al rispetto delle minoranze e alla tolleranza reciproca,” proseguono gli attivisti, “mentre politici e personaggi pubblici continuano a diffondere ideologie omofobe e razziste, ignorando le leggi nazionali ed europee che proteggono le minoranze e promuovono l’uguaglianza. A cosa servono le parole del Commissario europeo per i Diritti Umani Thomas Hammarberg, che nel rapporto sull’Italia diffuso alcuni giorni fa ha denunciato il clima di intolleranza e le violenze causate dal pregiudizio, se non si attuano piani istituzionali per combattere tale escalation di odio razziale e di genere?”
- Il Gruppo EveryOne ha inoltre trasmesso una raccomandazione alla Procura della Repubblica di Milano e alle autorità che indagano sull’aggressione della donna lesbica: “Alcune sue amiche hanno potuto seguire l’aggressore fino alla fermata della metropolitana Buonarroti, che è videosorvegliata. Chiediamo agli inquirenti di analizzare senza indugi le riprese successive alle 23.30 della sera dell’evento. Considerate le descrizioni dell’energumeno, non sarà difficile identificarlo e rintracciarlo, evitando che colpisca ancora, spinto da un’omofobia che sembra non conoscere limiti”.
AGGIORNAMENTO del 9 settembre 2011 ore 13,00: gli agenti della Digos di Milano hanno identificato l’aggressore dalla 29enne. Si tratta di Andrea C., 35enne, titolare di un negozio nella periferia nord di Milano. L’uomo, raggiunto all’apertura del suo esercizio, ha confermato l’avvenuta aggressione, ma negato i motivi omofobi. Alla base della lite ci sarebbe, secondo la sua versione, uno scambio di sguardi e battute. La vittima ha spiegato alla polizia che l’aggressore le avrebbe rivolto queste parole: “Tu ti comporti da uomo e io ti tratto da uomo e ti picchio”. L’uomo è stato denunciato per lesioni.
AGGIORNAMENTO del 13 settembre 2011 ore 09,00: Il pm Elio Ramondini ha contestato all’aggressore, oltre all’accusa di lesioni e violenza privata, anche l’aggravante dell’omofobia. Poiché tuttavia nell’ordinamento giuridico non è contemplata tale fattispecie, il pm ha fatto ricorso alla giurisprudenza della Cassazione, invocando la “discriminazione per motivi sessuali
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di Redazione