Ristrutturato Arco della Pace, dopo vent’anni di lavori e rinvii il monumento è tornato a svettare in città
L’Arco della Pace e’ tornato a svettare in tutto il suo candore. Dopo circa vent’anni di lavori, tra rinvii e problemi di degrado ai piedi del monumento, il vicesindaco Riccardo De Corato, e l’assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory, hanno celebrato oggi la fine dei restauri e riconsegnato l’Arco alla citta’.
All’inaugurazione hanno partecipato diversi residenti e commercianti della zona, che hanno salutato con un applauso la struttura rimessa a nuovo.
L’assessore ha definito l’Arco della Pace come emblema della “pace tra citta’ e cittadini”, “non una barriera allo sviluppo, ma un passaggio simbolico verso la conoscenza di Milano come citta’ d’arte”.
“Chiunque puo’ notare che da qui si puo’ avere uno sguardo preferenziale a una serie di monumenti fino all’altezza del Duomo – ha detto Finazzer – mi auguro che questa diventi una tappa turistica, luogo di visite guidate sul modello di Parigi”.
Il restauro, con l’ultimo lotto, e’ stato finanziato dal Ministero per 700mila euro e dalla pubblicita’ per altri 300mila. “Un modo etico di utilizzare la pubblicita’”, ha commentato l’assessore.
Il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato, non allenta però la guardia su due possibili problemi che “fin da questa sera” potrebbero verificarsi ai piedi del monumento.
Il rischio, secondo il vicesindaco, e’ che la struttura appena rimessa a nuovo continui a trasformarsi, nelle ore notturne, in un “dormitorio per varia umanita’” e in territorio ambito dagli “imbrattatori”.
“La sovrintendenza ha formulato un’ipotesi di cancellata per riparare il monumento – ha spiegato De Corato durante l’inaugurazione – poiché qui da stasera potrebbe diventare un dormitorio”.
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