Sequestrato locale Do Re Mi via San Dionigi zona corso Lodi, era stato trasformato in una discoteca abusiva
L’operazione è avvenuta la scorsa notte ad opera della Polizia Locale, che stava conducendo controlli in zona Corvetto e Corso Lodi. Gli agenti hanno quindi chiuso il locale notturno “Do-Re-Mi” in via San Dionigi, trasformato abusivamente in discoteca.
Al momento dell’irruzione, i poliziotti hanno trovato un improvvisato dj sudamericano, ventenne, che diffondeva musica a tutto volume per 250 connazionali, la maggior parte ubriachi.
Il gestore, un peruviano sui 40 anni, è stato denunciato per mancanza delle autorizzazioni necessarie a svolgere attività danzante (art. 68 del Tulps, Testo unico delle leggi della pubblica sicurezza).
Il locale aveva infatti i permessi per svolgere intrattenimenti musicali (concerti e spettacoli), ma non l’agibilità come sala da ballo.
Secondo quanto emerso, è il secondo intervento che la Polizia Locale realizza in appena 20 giorni nel medesimo locale, oggetto di reclami da parte di cittadini a causa di ordine pubblico, schiamazzi e disturbo della quiete pubblica. Il titolare era già stato denunciato per l’art 68 del Tulps .
“Grazie ai controlli per le ordinanze – commenta il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato – la Polizia Locale ha scoperto una discoteca abusiva: ciò a testimonianza degli importanti effetti ad ampio raggio che i provvedimenti sindacali stanno avendo nei quartieri più critici.
“Il contrasto alla movida selvaggia, a tutela degli stessi avventori quando mancano i fondamentali requisiti per la sicurezza, va avanti senza tregua, – aggiunge De Corato, – come da sempre si è fatto. Da inizio anno, si autonomamente oppure grazie ai servizi congiunti con il pool della Procura composto da Polizia di Stato, Polizia Locale, Vigili del Fuoco, Asl e Siae e coordinato dal procuratore aggiunto Nicola Cerrato, sono stati messi i sigilli a 21 locali, 6 discoteche e a 15 circoli privati.
“L’Annonaria – sottolinea il vicesindaco – nei primi sei mesi del 2010 ha svolto poi 819 controlli. Tra questi ben 115 hanno interessato discoteche, con 14 violazioni a regolamenti e una denuncia. Altre 53 violazioni sono state rilevate presso bar che svolgevano attività di pubblico spettacolo e hanno determinato 15 denunce. Mentre 197 ispezioni a circoli privati hanno comportato 57 violazioni amministrative e 10 segnalazioni all’autorità giudiziaria. Circa 170 controlli hanno poi riguardato il rumore e hanno fatto scattare 3 denunce. Il contrasto ai decibel selvaggi, pertanto, non è mai mancato. Anche se va fatto notare che la normativa delega il rilievo del livello acustico all’Arpa, che è dotata degli appositi strumenti tecnici”.
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Di Redazione