Attentato Belpietro Milano, colpi di pistola via Monte di Pietà
E’ accaduto alle 22,45 di ieri sera in via Monte di Pietà.
Qui il direttore di Libero Maurizio Belpietro, più volte minacciato e quindi dotato di scorta, stava rincasando.
Secondo quanto ricostruito, dopo che il giornalista era entrato nell’uscio di casa, uno degli agenti che lo aveva accompagnato avrebbe notato, nell’androne del palazzo, un uomo che indossava una divisa della Guardia di Finanza, armato di una pistola.
A questo punto, interpellato dall’agente, l’attentatore avrebbe risposto scatenando un conflitto a fuoco, riuscendo a darsi alla fuga nonostante la presenza del secondo agente della scorta, che attendeva in macchina.
Sul posto sono giunte immediatamente 6 volanti e alcuni uomini della Digos che hanno aperto le indagini per rinvenire elementi in grado di portare all’identificazione dell’attentatore.
Oggi il Questore Vincenzo Indolfi ha commentato l’aggressione dicendo “La cosa e’ delicata“.
Alla scorta del giornalista sono stati intanto aggiunti due uomini, per un totale di quattro, e un’altra auto di vigilanza fissa sotto la sua abitazione.
Il Questore ha spiegato che a queste precauzioni si aggiunge anche la scorta gia’ presente da tempo sotto la redazione del giornale, e gli investigatori della Digos hanno lasciato aperte tutte le ipotesi, valutando le registrazioni di tutte le telecamere della zona per ricostruire nel modo migliore l’identikit dell’aggressore e capire se avesse dei complici.
“Stiamo valutando tutte le situazioni possibili, in questo momento non abbiamo riscontri nemmeno su possibili complici ma, indubbiamente, l’uomo conosceva il palazzo“, ha proseguito Indolfi .
L’aggressore, secondo le descrizioni del capo pattuglia della scorta di Belpietro, e’ un uomo robusto, alto circa 180 cm, europeo, che ha estratto una pistola semi-automatica tipo Beretta, e ha premuto il grilletto mostrandola all’agente, senza pero’ che il colpo partisse.
Intanto il mondo della politica e delle istituzioni esprime solidarietà al direttore di Libero: Roberto Formigoni sostiene che “è una vicenda per alcuni aspetti oscura, che andrà chiarita in tutta la sua dinamica, ma è evidente che un uomo armato e mascherato si era preparato per un agguato al direttore di Libero, minacciando la sua vita”.
Per il Sindaco Letizia Moratti “L’episodio è frutto di un brutto clima di odio che in questo periodo vive il Paese, invito i milanesi a combattere questa deriva della ragione e del cuore, scegliendo un percorso di impegno e lealtà. Un percorso che privilegi, in ogni gesto, il Bene comune“.
Di Redazione
AGGIORNAMENTO DEL 5-10-2010 ore 18,47: Maurizio Belpietro ha ricevuto una lettera anonima con diversi insulti. Il giornalista ha consegnato la lettera alla propria scorta questo pomeriggio alle 17.45. Secondo quanto riferito dalla Polizia, non si tratterebbe di una rivendicazione del tentato agguato di giovedì scorso nella sua abitazione in via Monte di Pieta’. Gli insulti erano scritti a computer.