Gatto abbandonato vivo dentro sacco dell’immondizia piazzale Selinunte, si cercano notizie
Il disumano atto è stato compiuto durante la sera dello scorso venerdì, 16 ottobre 2010, in un’area adibita a parcheggio di piazzale Selinunte.
Qui un uomo ha chiuso un gatto completamente indifeso dentro un sacco della spazzatura di plastica gialla, scegliendo tale spietata e inumana modalità per abbandonare l’animale.
Da quanto ricostruito fino ad ora, sembra che l’uomo sia stato visto aggirarsi tra le auto da una ragazzina che, subito dopo, ha notato strani movimenti del sacco e, avvicinandosi, ha quindi udito dei miagolii fino a concretizzare l’ineffabile: dentro il sacco era stato imprigionato un micio vivo.
La povera bestiola è stata portata in casa ma, come ovvio, una volta liberata dalla sua trappola mortale era talmente terrorizzata che non si è lasciata avvicinare da nessuno.
Tanto più che, probabilmente nel disperato tentativo di difendersi, nonché dibattendosi freneticamente per cercare di liberarsi dal sacco della spazzature e tornare a respirare all’aria aperta, il piccolo micio si è spezzato tutte le unghie delle zampe posteriori.
Soltanto grazie all’intervento dei volontari dell’Enpa è stato possibile calmare il gatto, inducendolo con la massima calma ad entrare nel trasportino e quindi portarlo presso la sede di via Gassendi, in modo da prestargli tutte le cure (e le coccole) necessarie.
“La vigliaccheria delle persone che hanno un comportamento simile si commenta da sola”, dice Ermanno Giudici, Capo Nucleo delle Guardie Zoofile dell’Enpa di Milano. “Purtroppo, però, è davvero molto difficile riuscire a risalire ai responsabili di questi comportamenti, se non c’è collaborazione da parte dei cittadini“.
Enpa ricorda che l’abbandono degli animali è un reato perseguibile con il carcere e per questo, appellandosi non solo al comune senso civico ma anche alla solidarietà verso un piccolo animale indifeso condannato a morte da una tortura tanto crudele, l’invito è chiaro:
chiunque avesse informazioni utili sulla vicenda si faccia avanti al più presto, permettendo di identificare chi ha compiuto l’atto e impedendogli, in tale modo, di farlo ancora ad altri animali.
Cronacamilano si associa all’appello, ed esorta i lettori a fornire qualsiasi informazione che possa risultare utile nell’identificazione di chi ha compiuto un gesto tanto crudele e disumano.
Per informazioni: info@cronacamilano.it oppure 02-97.06.42.30
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