Donna uccisa piazzale Lagosta Milano, trovata per caso dalla Polizia durante una perquisizione dovuta ad una rapina in un supermercato di via Porro Lambertenghi
Tutto è nato con una tentata rapina in un supermercato di via Porro Lambertenghi.
Protagonista del reato è un pregiudicato di 56 anni che, ieri pomeriggio, ha cercato di mettere al segno il colpo che, la Polizia, è riuscita a sventare facilmente.
Secondo quanto spiegato, l’uomo è risultato avere addosso non solo un cacciavite utilizzato come arma impropria, ma anche una bolletta telefonica riconducibile ad un appartamento di piazzale Lagosta.
Tale abitazione, di Aler, era stata assegnata al 56enne, risultato avere precedenti per:
– spaccio,
– furto,
– ricettazione.
Recatisi nell’abitazione per compiere una perquisizione, gli agenti hanno scoperto un elemento alquanto imprevedibile: all’interno dell’appartamento giaceva senza vita una donna, legata e con la testa infilata in un sacchetto di plastica.
Sempre ieri, alle 19,30, un altro shockante fatto di cronaca ha sconvolto Milano: una nuova esecuzione avvenuta in piena strada, in via Mosé Bianchi, per freddare con un colpo alla testa l’assicuratore 69enne Diego Preda. Per i dettagli CLICCA QUI.
AGGIORNAMENTO del 22 novembre 2012 ore 10,00: La donna, di colore, è ancora senza identità. Gli agenti ne hanno trovato la salma in cucina; era legata mani e piedi e, il sacchetto di plastica dove era infilata la sua testa, le avrebbe provocato la morte per asfissia. Ancora aperte le indagini.
AGGIORNAMENTO del 22 novembre 2012 ore 16,00: “Omicidio forse con componente sadica”, la donna era prona, nuda, con le mani legate dietro alla schiena da una corda che le saliva fino al collo, strangolato fino all’asfissia letale. L’appartamento è intestato al 56enne risultato essere dedito al metadone, alle rapine e con molti precedenti penali. Per tutti i dettagli CLICCA QUI
AGGIORNAMENTO del 23 novembre 2012 ore 08,00, ECCO CHI E’ LA VITTIMA: Ha finalmente un nome e un’identità la donna trovata morta nell’appartamento di piazzale Lagosta. Secondo quanto spiegato dalla Polizia di Stato, il titolare dell’abitazione, V.V., è stato sottoposto a fermo per omicidio da ieri pomeriggio. Le indagini hanno portato ad un quaderno, conservato al’interno dell’appartamento, dove gli investigatori hanno scoperto un appunto con il nome della vittima; sempre dell’appartamento trovati anche i documenti d’identità della donna, di 44 anni, nonché i suoi abiti, bagagli ed effetti personali. Secondo quanto ricostruito, la vittima, extracomunitaria, regolare, viveva in Italia da circa 20 anni, durante i quali ha sempre lavorato come badante tra Palermo (dove le era stata rilasciata la carta di soggiorno) e Milano. Secondo alcuni testimoni, ultimamente frequentava la casa del 56enne dove, nella notte tra lunedì e martedì, sono stati uditi alcuni rumori. Le analisi della Scientifica ricondurrebbero proprio in quelle ore il momento del decesso della 44enne. Per avere certezza definitiva dell’identità della donna, gli Inquirenti sono in attesa dell’identificazione dattiloscopica. Per i dettagli CLICCA QUI
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Di Redazione