Lavori demolizione Policlinico Milano, iniziato l’abbattimento del padiglione Ponti; stessa sorte per il Moneta, Beretta Est e Beretta Ovest
Sono partiti intorno alle 10 di ieri mattina i lavori di demolizione dei vecchi padiglioni dell’Irccs di via Sforza, per fare spazio al nuovo ospedale da 200 milioni di euro.
Oltre al padiglione Ponti, verranno abbattuti anche i padiglioni Moneta, Beretta Est e Beretta Ovest.
L’area interessata dai lavori è di 15mila metri quadri, pari a circa un quarto dell’intera estensione del Policlinico che, tuttavia, promette di mantenere “inalterati tutti i servizi di assistenza e cura ai cittadini, nessuno escluso”.
“E’ l’inizio di un’impresa – commenta il presidente della Fondazione Ca’ Granda, Giancarlo Cesana – di una grande impresa che ci coinvolge tutti, sia come cittadini sia come amministratori responsabili, in quanto l’ospedale Maggiore rappresenta in modo peculiare la preoccupazione che Milano ha sempre avuto di assistere i malati e i bisognosi”.
Ogni aspetto dei lavori, sottolineano dal Policlinico, e’ stato attentamente studiato per evitare il piu’ possibile disagi ai cittadini e ai pazienti, ma anche per rispettare l’ambiente all’insegna della moderna filosofia ‘green’.
Il 97% dei materiali di scarto verra’ recuperato ed elementi come plastica, alluminio e legno saranno riciclati. Il materiale inerte ricavato dalla muratura dei padiglioni, invece, sara’ riutilizzato nell’edilizia, ad esempio nel sottofondo stradale.
Gli automezzi del cantiere hanno un ingresso separato e non interferirannno con la viabilita’ esterna all’ospedale, promette ancora il Policlinico.
I disagi agli utenti saranno in ogni caso ridotti al minimo, proseguono ad assicurare dal Policlinico; l’abbattimento dei vecchi edifici e’ stato studiato per tutelare al massimo la salute dei cittadini e dei ricoverati. Vibrazioni ridotte al minimo, accorgimenti per evitare la dispersione delle polveri e rumorosita’ limitata (grazie anche alla relativa lontananza dai reparti di degenza).
In caso di particolari interventi in sala operatoria, i lavori di scavo e costruzione verranno temporaneamente sospesi per non disturbare il lavoro dei chirurghi. Ogni aspetto, inoltre, e’ monitorato dalla Clinica del lavoro, che certifichera’ la sicurezza e la salubrita’ dell’area.
Gli scavi, infine, sono supervisionati da un esperto dei Beni culturali, anche se le analisi preliminari hanno escluso la possibilita’ di trovare resti antichi nella zona interessata, come invece accaduto in altre aree del Policlinico. Diversi alberi saranno protetti e ritrapiantati nel Nuovo ospedale, grazie al consulto con un esperto agronomo (fonte: Adnkronos)
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Di Redazione