Giudizio immediato per ‘nrangheta, vittime minacciate e percosse in un bunker protetto da telecamere e rottweiler
In base a quanto ricostruito dai pubblici ministeri Ilda Boccassini, Paolo Storari e Alessandra Dolci nel capo di imputazione, 15 imputati accusati di associazione di stampo mafioso avrebbero “fatto parte, con altre persone allo stato non ancora individuate, di una associazione mafiosa, a carattere familiare, legata a una potente cosca di ‘ndrangheta”.
I vertici dell’associazione erano occupati dalla nota famiglia, pericoloso clan della ‘ndrangheta calabrese radicata a Milano .
L’organizzazione, in cui compaiono ben 11 persone imparentate tra loro, chiedeva il 20% sui prestiti concessi a decine di imprenditori e artigiani in difficoltà, che venivano minacciati e percossi in un bunker protetto da telecamere e rottweiler.
Il giudizio immediato è stato disposto per 18 persone accusate a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata all’estorsione, usura, intestazione abusiva di beni e attività finanziaria abusiva.