Cronaca

Viaggi clandestini di eritrei, Milano era tappa tra sud Italia e Nord Europa

PoliziaGli agenti della Squadra Mobile di Milano hanno eseguito in tutta Italia un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Monza nei confronti di 25 persone. Gli indagati sono soprattutto di origine eritrea: ottenendo pagamenti in danaro, i malviventi organizzavano viaggi di clandestini dai luoghi di sbarco, in Sicilia ed in Calabria, fino a Milano e da qui verso il nord Europa.

 

GLI INDAGATI – L’operazione si è avvalsa di una importante sinergia tra la nostra Polizia di Stato e le forze della Polizia Internazionale.

Dei 25 indagati, al momento gli arrestati sono 14: uomini di origine eritrea, soprattutto, ma in Europa da molto tempo.

 

I TENTACOLI DELL’ORGANIZZAZIONE – In base a quanto emerso, l’organizzazione smantellata aveva ramificazioni a Milano, in Sicilia, in Calabria ed in Grecia.

– Gli indagati, inoltre, si dividevano i vari compiti di “gestione” dei clandestini: c’era chi intercettava migranti clandestini sulle coste della Sicilia e della Calabria, chi li trasportava per una tratta nazionale, chi li ospitava temporaneamente in attesa dell’espatrio verso il Nord Europa e chi produceva e vendeva documenti falsi.

 

I VIAGGI DELLA SPERANZA – I malviventi avevano creato due modalità di viaggio:

– una più economica, da 250-500 euro, utilizzando treno o in autobus.

– Una più costosa, 1200-1300 euro, con imbarco su voli di linea, principalmente verso Germania, Svezia e Norvegia.

– I viaggi al momento accertati sono 17, per gruppi che variavano dai 5 ai 20 clandestini per un totale di circa 200 persone. Secondo gli agenti della squadra mobile, però, i viaggi sarebbero di più.

 

LA NASCITA DELLE INDAGINI –  Le indagini sono nate a Monza:

– era il settembre 2013 quando, all’interno di un appartamento in pieno centro città, gli inquirenti  hanno individuato alcuni eritrei clandestini, in pessime condizioni sanitarie, in attesa di trasferirsi a Nord.

– Da lì, poi, lo spostamento delle indagini a Milano, nel quartiere di Porta Venezia, dove è presente una numerosa comunità eritrea.

 

LE ACCUSE – I componenti dell’organizzazione sono stati accusati di favoreggiamento di immigrazione clandestina.

 

IL COMMENTO – “L’Asessore Granelli non smentisce un bel niente perché l’inchiesta della Polizia è del 2013 ed è da allora che avrebbe dovuto mettere un presidio di vigili e forze dell’ordine. Che non è stato fatto, visto che quest’ultimo, secondo l’Assessore, è funzionante dal 7 Gennaio”, dichiara Riccardo De Corato, Vice-Presidente del Consiglio Comunale.

– “Ma c’è di più – aggiunge De Corato. – La richiesta di residenti e commercianti di Porta Venezia (Ascom Venezia) è di fine luglio 2014, quando in tutta la zona, a causa del degrado creato dagli eritrei clandestini, furono organizzate delle ronde a cui ho partecipato con numerosi esponenti del centro-destra milanese. A quella iniziativa Pisapia e il Prefetto risposero che avrebbero disposto la presenza di un presidio che è stato messo solo il 7 Gennaio, dalle 22 a mezzanote, come dichiara Granelli, come se nelle altre ore gli eritrei si dileguassero. Mentre i bivacchi, come sanno in Comune, sono 24 ore su 24″.

 

 

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Di Redazione

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