Un uomo, ricercato da oltre un anno, è stato arrestato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Roma presso la stazione Centrale di Milano: secondo gli Inquirenti, l’indagato sarebbe vicino e in affari con esponenti di spicco di una nota cosca di ‘ndrangheta
In base a quanto spiegato dai militari, l’uomo era ricercato dallo scorso maggio, quando nei suoi confronti era stato emesso dal Tribunale di Reggio Calabria un provvedimento di cattura, nell’ambito dell’Operazione denominata “Santa Fe”. Proprio tale operazione aveva consentito alle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Catanzaro di smantellare una cellula ‘ndranghetista, operante nella Piana di Gioia Tauro e dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, utilizzando diversi porti commerciali italiani, tra i quali Gioia Tauro, Genova, Livorno e Vado Ligure.
In base a quanto emerso, l’uomo, operando in stretto contatto con alcuni affiliati della malavita organizzata, si occupava della pianificazione dell’importazione dei carichi di droga provenienti dal Sudamerica e assicurava il collegamento tra le componenti criminali della fascia jonica calabrese con i fornitori esteri del narcotico.
Nodo centrale della vicenda era stato un appuntamento, a Roma, tra l’indagato, alcuni soggetti apicali dell’organizzazione, e il referente colombiano del cartello mittente.
Scopo dell’incontro era quello di precedere l’arrivo di una partita di stupefacente e definire relativi dettagli.
La Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, a questo punto, ha intensificato le attività investigative e di monitoraggio, al fine di acclarare la presenza di elementi di cellule ‘ndranghetiste, e gli uomini del G.I.C.O. (Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata) del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, hanno eseguito complesse attività investigative su tutto il territorio nazionale, sfruttando anche la conoscenza degli ambienti e delle dinamiche criminali di riferimento.
Collegando tutti gli elementi, i militari sono riusciti ad individuare il latitante, nei pressi della Stazione C entrale di Milano, mentre si trovava in compagnia di un altro soggetto.
A questo punto, gli uomini delle Fiamme Gialle hanno sottoposto l’uomo a un controllo che sembrava standard, visionando così i documenti che questi ha mostrato.
I militari hanno quindi verificato che, il soggetto, circolava con false generalità, sostenendo di essere in procinto di tornare a casa per un periodo di vacanza.
Solo a seguito di una serie di domande, l’uomo ha ammesso la verità e, le successive indagini, ne hanno individuato la base a Lodi.
Per il latitante si sono dunque aperte le porte di San Vittore, mentre il suo accompagnatore è stato denunciato per favoreggiamento.
Le indagini rimangono comunque aperte.