L’operazione è stata eseguita il 22 settembre 2016 dal personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – Ufficio delle Dogane di Brescia e dell’Area Antifrode della Direzione Regionale di Milano, e dai militari del Gruppo Tutela Finanza Pubblica del Nucleo di Polizia Tributaria di Brescia: il decreto di sequestro preventivo, emesso dal Gip di Brescia, ha avuto come finalità quella di inibire la commercializzazione di 3 ulteriori tipologie di sambuca e di rum (per un totale di 6 diversi tipi di prodotti) nei confronti di un noto operatore economico nel settore della produzione e commercializzazione di bevande alcoliche con sede nella provincia di Brescia, già colpito da analoghe misure cautelari reali eseguite lo scorso 13 settembre.
Le fattispecie penali contestate sono anche questa volta la frode in commercio.
In seguito ad ulteriori prelevamenti di campioni effettuati dal personale dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e della Guardia di Finanza sul rum e sulla sambuca (al fine di attestarne i requisiti minimi di qualità disciplinati dalla normativa europea) e all’esito degli approfondimenti svolti dal Laboratorio Chimico delle Dogane di Torino, sono emerse le stesse irregolarità che avevano già indotto il Gip di Brescia a concedere il sequestro preventivo eseguito poco più di una settimana fa.
Infatti:
– la sambuca presentava un tasso di anetolo inferiore a quanto previsto dalla stessa normativa europea;
– il rum non risultava esclusivamente prodotto con alcool etilico ricavato dalla canna da zucchero.
Nel dettaglio, sono stati sequestrati 45 cisterne, 6.581 bottiglie, 13.220 etichette e circa 49.000 litri dei due prodotti sopra citati.