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Inter fermata dal Bologna sul pari: Milan da solo in testa

Avvicendamento in vetta alla classifica di Serie A, con il Milan che stacca l’Inter salendo a quota 21 in virtù del 4° successo consecutivo. I nerazzurri, invece, mettono in cascina un solo punto per via del pareggio casalingo contro il Bologna, che rimonta due gol alla compagine di Simone Inzaghi.

E dire che la partita del Meazza si era messa subito in discesa, con l’Inter già in vantaggio al 13’ grazie ad un’incornata di Acerbi sugli sviluppi di un corner e alla fantastica rete dalla distanza di capitan Lautaro Martinez. Forse la troppa sicurezza fa pagare dazio ai nerazzurri nella ripresa, perché il ‘Toro’ provoca il rigore del 2-1 trasformato da Orsolini e poi rischia anche di farsi cacciare fuori per eccesso di nervosismo (graziato dall’arbitro dopo una reazione plateale in seguito ad un cartellino giallo).

La frittata per l’Inter arriva però al 52’ conZirkzee che viene lasciato libero di agire al limite dell’area, fino a trovare il piattone che beffa Sommer. Tra i nerazzurri è parso molto stanco dopo le fatiche di Champions il centravanti Thuram (5), così come Barella (5,5), che non ha avuto la lucidità di giocare con qualità certi palloni. Lautaro (6,5) è stato invece croce e delizia: se davanti periterebbe un 8, la sua ingenuità sul rigore causato è inspiegabile. Molto arrabbiato, a fine gara, Simone Inzaghi: “Sono arrabbiato e lo sono anche i giocatori.

E’ la seconda volta che siamo in vantaggio e non vinciamo la partita. Nel primo caso abbiamo perso col Sassuolo, oggi abbiamo pareggiato. Nel primo tempo abbiamo segnato due reti e potevamo andare ancora a segno, ma i due gol presi sono arrivati su due nostre disattenzioni. Sul 2-2 poi è stato un monologo, ma siamo stati imprecisi”, le sue parole a DAZN.

Milan: a Marassi succede di tutto, ma la vetta è meritata

Non si vede così spesso che entrambi i portieri vengano espulsi a sostituzioni terminate e che i rispettivi allenatori siano costretti a mandare tra i pali giocatori di movimento, eppure a Marassi tra Genoa e Milan il finale è stato esattamente così, tra emozioni e ansia per ambo le tifoserie. Non è stata una bellissima partita al Ferraris, ma alla fine ha avuto la meglio il Milan grazie ad una rete del subentrato Pulisic all’87’. Il finale, poi è sicuramente da guinness, perché prima viene espulso Maignan per ginocchiata al collo contro Ekuban, poi tocca all’estremo difensore genoano fermare una ripartenza rossonera beccandosi il secondo giallo e il conseguente rosso.

L’eroe dei rossoneri è senza dubbio Giroud (7), che accetta di andare tra i pali e si rende anche protagonista di un’uscita kamikaze che lo premia anche con un briciolo di fortuna. Non sfrutta invece la chance dal 1’0 Okafor, schierato al posto di Leao sulla sinistra, ma senza trovare mai giocate pericolose. Non trova le giuste trame di gioco nemmeno Adli (5), promosso ormai stabilmente da Pioli nel ruolo di regista. È invece insuperabile Tomori (7), che copre molto bene per tuta la partita ed è infine determinante nel finale concitato, salvando praticamente una rete fatta del Genoa.

“Un finale così è difficile da ricordare, è stata una partita particolare in cui abbiamo fatica ma ci abbiamo creduto. Grande merito ai giocatori che hanno finito al meglio questo periodo, disputando una partita con mentalità e voglia di vincere”, ha commentato Pioli a Sky nel post-gara. Giroud in porta? “Mi piace pensare che quello che ha fatto faccia parte della nostra mentalità, ovvero la voglia di provarci sempre”, ha chiosato il tecnico del Milan.

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