Martedì 27 maggio 2017, ì i poliziotti della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento di Polizia Ferroviaria di Milano hanno tratto in arresto due giovani cittadine bosniache, nomadi, responsabili di rapina impropria ai danni di alcuni turisti filippini.
Secondo quanto spiegato dalla Questura, gli agenti, impegnati in una normale attività antiborseggio nella stazione di Milano Centrale, hanno notato le due cittadine bosniache accodarsi ad una coppia di turisti delle Filippine, con al seguito numerosi bagagli, mentre i turisti si dirigevano verso un ascensore che conduceva all’area dei binari.
Dopo averle viste scambiarsi gesti d’intesa e introdursi nell’ascensore con i malcapitati, i poliziotti, al fine di scongiurare la messa in opera di un’azione delittuosa, vi si sono introdotti precipitosamente anche loro, senza destare sospetti perché in borghese.
Una volta all’interno, una delle due malintenzionate ha cercato di distrarre la vittima ponendole numerose domande mentre l’altra, approfittando del momento e del suo avanzato stato di gravidanza, si è fatta spazio tra i bagagli per avvicinarsi alla borsa della turista dalla quale, con gesto fulmineo, ha estratto un borsello portadocumenti che ha poi occultato sotto la propria borsa.
A questo punto gli agenti hanno bloccato le due straniere nonostante, all’apertura della porta dell’ascensore, avessero opposto attiva resistenza spintonandoli per cercare di darsi alla fuga e garantirsi l’impunità.
Le due nomadi, con numerosi precedenti penali, sono state tratte in arresto e il borsello al cui interno vi erano i passaporti, i biglietti d’aereo, la somma di 1.960.000 euro e 84,00 dollari in contanti, recuperato e restituito ai turisti.