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Truffa falsi funzionari Tribunale Milano, decine di vittime in tutta Lombardia

poliziaAncora, purtroppo, le truffe agli anziani, ma questa volta 6 malviventi sono stati arrestati.
L’indagine, denominata “Saldo & stralcio”, è stata eseguita dai poliziotti del Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Perugia, diretto dal Vice Questore Aggiunto Annalisa Lillini, supportati dai colleghi di Milano, con il coordinamento nazionale del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma: 6 le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite a Milano e hinterland.
Coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Perugia; l’indagine era partita quando, la Polizia Postale delle Comunicazioni in sinergia con Poste Italiane, era intervenuta in aiuto di un cittadino più volte contattato al telefono per presunti insoluti relativi a abbonamenti editoriali. A seguito di telefonate e minacce sempre più invasive, l’uomo aveva infine ceduto, versando un totale di 30.000 euro.
Grazie alla denuncia sporta dal cittadino, la Polizia aveva avuto modo di intervenire e, gli agenti, sono risaliti ai 6 indagati, tutti italiani, acclarandone le modalità di azione.
Secondo quanto emerso, infatti, i malviventi sostenevano di essere funzionari di Organi Istituzionali quali l’Agenzia delle Entrate o cancellieri del Tribunale Penale di Roma e Milano, riuscendo così ad ottenere danaro dalle proprie vittime, che sarebbero diverse decine in tutta Italia.

Tutte le vittime, inoltre, risultavano essere abbonate, negli anni precedenti, a riviste di vario genere, motivo per cui gli investigatori ipotizzano sia avvenuto, successivamente, un furto di dati sensibili.

Forti di metodologie estremamente aggressive, a seguito dei primi contatti telefonici, i truffatori inviavano poi mail alle vittime, contenenti i dati bancari dei conti del gruppo e la dicitura “chiusura pratica editoriale a saldo & stralcio”.

I proventi delle truffe si aggirano intorno ai 500.000 euro complessivi.

Durante le indagini, gli agenti hanno utilizzato intercettazioni telefoniche, pedinamenti e perquisizioni: quest’ultime hanno permesso di sequestrare gli apparati telefonici utilizzati dall’organizzazione e dotati di Sim fittiziamente intestate.

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