Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano nei confronti di un uomo italiano, ritenuto responsabile dei reati di violenza sessuale aggravata e rapina.
L’attività investigativa condotta dagli agenti del Commissariato Centro della Questura di Milano ha portato a ritenere l’uomo autore di gravissime condotte “seriali” finalizzate alla violenza sessuale aggravata nei confronti di numerose donne in diverse località italiane. Secondo gli Inquirenti, infatti, l’uomo prendeva di mira “escort” di alto bordo, straniere di varie nazionalità, per lo più brasiliane, raggiungendo le diverse città dove queste ultime svolgevano la loro attività; dopo averle contattate telefonicamente, si recava presso i loro domicili. A questo punto, dopo averle convinte ad assumere sostanze alcoliche o stupefacenti che ne alteravano lo stato psico-fisico rendendole, quindi, incapaci di agire e volere, consumava, senza la loro volontà, il rapporto sessuale. In molti casi, inoltre, lo stesso rapinava le vittime, sottraendo i soldi che le vittime avevano nella propria disponibilità.
L’indagine condotta dai poliziotti del Commissariato Centro della Questura di Milano è nata con la denuncia sporta nel novembre del 2016 da parte di una cittadina straniera che aveva riferito di essere stata contattata dall’uomo e aver concordato una prestazione sessuale per la quale era stata raggiunta presso il proprio domicilio in Milano. A quel punto l’uomo le avrebbe offerto insistentemente una bevanda da lui portata che le causava poco dopo la perdita dei sensi: è a quel punto che l’uomo avrebbe consumato il rapporto sessuale. Al suo risveglio la donna constatava che il malvivente era sparito rubando anche la somma di circa 3mila euro.
Agli agenti della Polizia di Stato intervenuti, la donna aveva raccontato l’accaduto riuscendo a dare una dettagliata descrizione dell’aggressore. In sede di denuncia, inoltre, aveva riferito che, nei giorni seguenti, consultandosi con altre “colleghe” escort, aveva appreso che le stesse avevano subito violenze e rapine con le medesime modalità, verosimilmente dallo stesso uomo.
La vittima è riuscita anche a fornire alcune immagini delle telecamere, esterne al condominio, che riprendevano chiaramente l’uomo, nonché una carta di imbarco aereo intestata proprio a lui, che una delle altre donne aveva recuperato in casa dopo un episodio di violenza.
Sulla scorta di questi fondamentali elementi, il personale del settore “Reati contro la persona” del Commissariato Centro della Questura di Milano ha avviato un’intensa attività di indagine, riuscendo a individuare almeno una ventina di donne, molte delle quali residenti a Milano e in altre città del nord, le quali erano state contattate dall’uomo.
Nonostante la comprensibile difficoltà a rintracciare le donne, per avere da loro diretta testimonianza dei fatti, i poliziotti sono riusciti a ottenere importanti dichiarazioni testimoniali da 4 vittime, le quali hanno riferito le medesime modalità di approccio e di comportamento, riconoscendo nel soggetto l’autore di tutte le condotte violente.
Emersa quindi secondo gli Inquirenti, senza ombra di dubbio, la “serialità”nel commettere gravi reati, è stata avanzata la richiesta alla competente A.G. per l’emissione di provvedimento cautelare.
Alla luce di ciò, nel pomeriggio del 4 febbraio 2018, a seguito di un “alert alloggiati”, la Polizia di Stato ha individuato l’uomo presso una struttura alberghiera di Pisa. Grazie alla tempestività della comunicazione e all’ausilio del personale dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Pisa su indicazione del Commissariato Centro della Questura di Milano, l’uomo è stato bloccato e, dopo la notifica dell’ordinanza di custodia cautelare, condotto presso la casa Circondariale di Pisa.