Racket case popolari Quarto Oggiaro, altre tre condanne
“Colpire il racket è il modo migliore per contrastare gli abusivi. E il Comune sosterrà sempre l’azione penale contro tutti i clan che cercano di spadroneggiare nei quartieri, come ha già fatto ricevendo un risarcimento di 100mila euro. La richiesta di condanna avanzata dal pm Antonio Sangermano, che ringrazio per le parole spese nei miei confronti, per tre soggetti cui non sono state concesse le attenuanti generiche, fa ben sperare in vista della decisione del giudice che ci auguriamo altrettanto severa”.
Lo comunica il vicesindaco e assessore alla Sicurezza Riccardo De Corato in merito al processo sul racket delle case popolari a Quarto Oggiaro, per cui il pm ha chiesto la condanna di tre imputati fino a 5 anni e otto mesi di reclusione. In udienza il Comune era difeso dall’avvocato Maria Rosa Sala, che svolgerà le conclusioni di parte civile alla prossima udienza del 4 febbraio.
Nell’ambito dello stesso filone processuale, relativo alle occupazioni sistematiche di circa 20 immobili del Comune di Milano avvenute a Quarto Oggiaro tra il 2007 e 2009, il Tribunale di Milano ha condannato per associazione a delinquere altre persone.
“Ha ragione il pm Sangermano – precisa De Corato – a sottolineare come debba essere spezzato il clima di impunità per sradicare il fenomeno. E molto può fare in questo senso l’atteggiamento dei giudici, perché fino a un recente passato questo reato veniva scarsamente perseguito e troppo frequentemente scattavano le archiviazioni sulla base dello ‘stato di necessità’ regolato dall’articolo 54 del codice penale. Il che si traduceva nell’ impunità. Tanto è vero che in base ai dati Aler, su 662 procedimenti al vaglio della Magistratura dal 2005, 216 hanno portato ad assoluzioni e archiviazioni e solo 153 a condanne, mentre 293 sarebbero ancora in corso“.
“Sugli sgomberi – ha concluso De Corato – andremo avanti con la linea della fermezza. Nel 2010 sono 881 gli alloggi recuperati: 455 del patrimonio comunale e 426 del patrimonio Aler”.
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Di Redazione