Proteggere le fasce più deboli e attivare la Legge di prevenzione GAP
Le fasce più deboli degli utenti, quelli che vogliono giocare al casino online ad esempio e si rivolgono al mondo del gioco d’azzardo, sono principalmente gli anziani e i giovani sui quali va, senza ombra di dubbio, tenuta alta l’attenzione. Perché sono quel “segmento” di giocatori più facilmente coinvolti nell’eventuale patologia del gioco problematico e sono anche quelle persone più facilmente influenzabili da ciò che promuove il gioco ed anche dalla mancanza di cultura del gioco stesso, che è quello strumento indispensabile oggi giorno per affrontare il martellamento perenne che viene dato alle nostre teste: ma questo, naturalmente, non vale solo ed unicamente per il gioco, vale per qualsiasi altro prodotto.
In ogni caso, qui si sta parlando del gioco d’azzardo e, quindi, si riferisce di una interrogazione al Ministero delle Finanze affinché vengano presi provvedimenti a tutela dei giocatori minori che sono un pingue numero, che raggiunge 1,2 milioni di unità. Inoltre, sempre nella stessa interrogazione, si richiede che vengano verificate la correttezza nel pagamento delle varie vincite “raggiunte” e che venga messa in atto, in modo forse più intenso e dettagliato, il contrasto all’illegalità.
E queste incombenze lo Stato le deve affrontare, visto che il gioco è “sua riserva” e visto che da questo “benedetto” settore ha attinto a piene mani per tanti, tantissimi anni, quindi, la tutela dei consumatori in particolare dei minori, delle fasce deboli e la lotta contro l’illegalità dovrebbero essere intraprese con particolare forza (se quella morale non è abbastanza) in virtù anche dei risultati economici che il settore ludico ha raggiunto e “travasato” nelle casse del nostro caro Erario, sempre assetato di risorse: e quelle del gioco sembrano essere sempre quelle più ben accette.
E questo è quello che si vuole dire circa ciò che dovrebbero fare le istituzioni per proteggere i propri cittadini anche dai migliori casino online. Poi non bisogna dimenticare ciò di cui si ritorna a parlare alla Camera sul gioco d’azzardo patologico: su questo argomento si sollecita il Governo a portare avanti la proposta per il contrasto al gioco d’azzardo patologico che, purtroppo, è ferma da 25 mesi (due anni e più) in commissione Affari Sociali e che sembra potrà riprendere il suo percorso a breve. Ma finora non si è intervenuti sul suo percorso considerando l’importanza che tale argomento tratta e questo sembra veramente inconcepibile ed incomprensibile.
Anzi forse incomprensibile no, considerando che per anni l’Esecutivo non ha preso alcuna decisione sul mondo del gioco d’azzardo lecito, ma ha fatto fare, o permesso di fare, tutto ciò che si sarebbe dovuto fare come istituzione centrale alle Regioni ed agli Enti Locali, facendo acquisire loro una autorità particolarmente “forte” e capace di interferire con lo sviluppo delle attività del settore ludico e dei suoi operatori. Allo stato delle cose, quindi, non ci si meraviglia più se una proposta così importante, come quella che riguarda il contrasto al gioco d’azzardo patologico, sia ferma per così tanto tempo e che sia stata così a lungo trascurata da chi avrebbe invece dovuto intervenire e legiferare a livello nazionale, chiudendo di fatto la strada a tante interpretazioni che del gioco problematico vengono fatte e messe sul campo. Altra questione bloccata in attesa di “decisioni dall’alto” quella relativa al conflitto di attribuzioni per la proposta di divieto totale della pubblicità sul gioco d’azzardo. E finiamo qui.
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