Banche sicure: l’Ue ha dato l’ok a un possibile intervento governativo
Futuro più roseo per il nostro sistema bancario: la Commissione europea ha dato parere positivo ad uno schema attraverso il quale elaborare un piano che consenta di dare il giusto sostegno alle banche italiane.
Ad elaborarlo sarà il Governo, grazie ad alcuni possibili interventi in grado di fronteggiare e trovare soluzioni consone ai problemi, il tutto in perfetta linea e nel pieno rispetto delle disposizioni europee.
Il piano di massima prevede garanzie statali nell’ordine dei 150 miliardi di euro ed una scelta di intervento per la quale il Governo dovrà optare, il tutto valutando gli strumenti più idonei per garantire agli istituti di credito un’eventuale liquidità ed una serie di interventi sicuri, che non vadano a discapito dei risparmi messi a frutto dai correntisti.
L’eventuale piano di intervento dovrà essere messo in atto entro la fine del 2016, e fornirà un aiuto a banche che risultino comunque solvibili. Il piano inoltre dovrà rispettare in tutto e per tutto le regole relative agli aiuti di Stato previsti dall’Ue, anche nel caso di interventi eccezionali.
Dal canto loro gli analisti finanziari sottolineano che la crisi delle banche può essere ‘catalogata’ come la più rilevante conseguenza della Brexit.
“A dire il vero, l’esito referendario nel Regno Unito potrebbe aver solo contribuito ad esasperare un problema già emerso negli ultimi mesi, ovvero la scarsa redditività delle banche europee in un contesto di tassi bassissimi – tengono a sottolineare gli analisti Oanda -. Il problema, quindi, riguarda tutte le banche europee, come risulta anche dall’indice Euro Stoxx Bank che da inizio anno cede oltre il 37%”.
“L’Italia ha chiesto alla Commissione di autorizzare il sostegno alla liquidità, che può essere fornito a banche solvibili in caso di bisogno” spiega in una nota la Commissione Europea che ha autorizzato l’operazione “in base alle regole sugli aiuti di Stato, l’introduzione di uno schema di garanzia per le banche italiane fino al 31 dicembre 2016. Lo schema copre misure di supporto alla liquidità in favore di banche solventi come misura precauzionale”.
“Durante l’applicazione delle regole straordinarie per gli aiuti di Stato alle banche, la Commissione autorizza schemi di garanzia per un periodo di sei mesi per monitorare gli sviluppi e aggiustare le condizioni in base ad essi” – si legge ancora nella nota resa pubblica dalla Commissione che valuta un numero di possibili soluzioni da mettere in campo nel caso si debbano affrontare eventuali turbolenze.