Mostra Arcimboldo Milano Palazzo Reale 10 febbraio 22 maggio 2011, tutte le info, biglietti, prenotazioni
Il contesto culturale in cui si muove Arcimboldo, il suo apprendistato e le sue prime opere in ambito milanese sono state finora considerate come un prologo di un’attività artistica svoltasi principalmente fuori dall’Italia. La tradizione artistica milanese e lombarda ebbe invece un ruolo fondamentale nella formulazione delle famosissime teste composte e delle “bizzarie” di Arcimboldo, come gli studiosi lombardi hanno ripetutamente sottolineato. Proprio con l’obiettivo di restituire Arcimboldo al suo contesto d’origine, per capire le ragioni della sua chiamata alla corte degli Asburgo, precisare le radici culturali delle sue teste composte e approfondire il ruolo giocato dall’artista nello sviluppo dei generi della natura morta e delle “pitture ridicole”, apre a Milano, a Palazzo Reale, la mostra “Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio”.
LE 9 SEZIONI DELLA MOSTRA – Curata da Sylvia Ferino, Direttrice della Pinacoteca del Kunshistorisches Museum di Vienna, in collaborazione con un prestigioso comitato scientifico, la mostra è divisa in nove sezioni: i disegni di Leonardo, le officine artistiche milanesi, Arcimboldo a Milano, l’illustrazione naturalistica, le teste composte, la pittura ridicola, la pittura strabiliante di corte, il ritorno di Arcimboldo a Milano, le teste reversibili e natura morta.
LEONARDO
La prima sezione è dedicata all’analisi di uno dei maggiori poli attorno al quale ruota la cultura artistica milanese del Cinquecento: il genio leonardesco. Si possono ammirare:
- una selezione di disegni grotteschi di Leonardo;
- disegni e dipinti di seguaci del Maestro Da Vinci, tra i quali Girolamo Della Porta, Bernardino Luini, Giovanni Antonio De Predis, Cesare da Sesto, Francesco Melzi, Giovanni Paolo Lomazzo, Giovanni Ambrogio Figino, attestano l’influenza di Leonardo nello studio della fisionomia caricata e della figura, della natura, dell’atmosfera come della flora e fauna.
OFFICINE ARTISTICHE MILANESI
- Nella seconda sezione, dedicata alle arti suntuarie, l’occhio viene catturato da stupendi cammei, vasi, scudi, preziose armi e armature, tessuti raffinati, codici miniati, medaglie, sculture, tutte opere di artisti e artigiani milanesi.
ARCIMBOLDO A MILANO
Nel vivo della mostra si entra con la sezione “Arcimboldo a Milano”, che presenta le opere giovanili di Arcimboldo e dei suoi maestri:
- il Ritratto di Biagio Arcimboldo di Bernardino Luini;
- le vetrate per il Duomo di Milano, realizzate su disegni di Arcimboldo e del padre Biagio;
- i disegni per il Gonfalone di Sant’Ambrogio attribuiti a Giuseppe Arcimboldo e a Bernardino Campi o Giuseppe Meda;
- l’arazzo con il Transito della Vergine (1561-1562) di Giovanni Karcher su cartone di Arcimboldo.
ILLUSTRAZIONE NATURALISTICA IN ITALIA E IN LOMBARDIA
- In questa sezione si mostra il ruolo di Arcimboldo come illustratore di animali, uccelli e probabilmente anche di piante e fiori; l’ambito viene correttamente collocato nell’ampio contesto delle scienze naturali: molti disegni di Arcimboldo furono, infatti, utilizzati per i volumi pubblicati dal bolognese Ulisse Aldrovandi.
LE TESTE COMPOSTE
- Nel cuore della mostra si entra con le spettacolari Teste Composte di Arcimboldo (Stagioni ed Elementi), dipinte in più varianti a partire dal 1563.
- Le opere provengono dal Kunsthistorisches Museum di Vienna, dalla Real Academia de San Fernando di Madrid e dal Museo del Louvre.
- Tre Stagioni delle Bayerische Staatgemäldesammlungen di Monaco saranno presentate accanto alle Stagioni di Vienna, Parigi e Madrid.
- Le intricate composizioni di fiori, frutti e animali celano un complesso significato allegorico, legato alle vicende e alle aspirazioni universalistiche della dinastia asburgica.
LA PITTURA RIDICOLA
- Segue la sezione sulla pittura ridicola, con disegni di figure grottesche di Francesco Melzi (copie da Leonardo), Giovan Paolo Lomazzo, Camillo Procaccini e due dipinti di Arcimboldo provenienti da Stoccolma: Il bibliotecario e Il giurista.
LA PITTURA STRABILIANTE DI CORTE
Con questa settima sezione si entra nel mondo delle feste di corte con una raccolta di cinquanta bellissimi disegni di Arcimboldo, uno studio di Giulio Romano e la cosiddetta “armatura milanese” forgiata dal famosissimo artefice milanese Giovanni Battista Zarabaglia per l’arciduca Ferdinando II del Tirolo.
- L’artista svolse un’intensa attività di inventore, animatore e regista di feste e tornei, contribuendo allo sviluppo della pittura di corte con l’invenzione di prodigiosi attrezzi e strabilianti mascherate.
- Arcimboldo è infatti profondamente innovativo e lancia anche in questo caso un nuovo genere di pittura in consonanza con gli intellettuali dell’Accademia della Val di Blenio.
IL RITORNO DI ARCIMBOLDO A MILANO
L’ottava sezione si concentra sul ritorno di Arcimboldo a Milano e si apre con un Autoritratto del maestro del 1587.
- In questo disegno Arcimboldo si raffigura come “testa cartacea”, come se si volesse presentare in veste di letterato e poeta.
- E, infatti, questa sezione riunisce libri e raccolte di poesia composti dagli amici poeti e letterati intorno alle pitture inviate a Rodolfo, fra le quali il celeberrimo Vertunno (Ritratto di Rodolfo II).
TESTE REVERSIBILI E NATURA MORTA
- In ultimo è la sezione sulle teste reversibili e la natura morta, con alcuni capolavori assoluti di Arcimboldo come L’ortolano e Testa reversibile con canestro di frutta, da cui Caravaggio avrebbe preso ispirazione per la sua celebre natura morta La canestra di frutta.
- Chiude la mostra il dipinto Testa delle quattro stagioni dell’anno.
LA SCULTURA DI 5 METRI DI PHILIS HAAS IN PIAZZETTA REALE
- A testimonianza di quanto ancora oggi le invenzioni di Arcimboldo rappresentino un’inesauribile fonte di ispirazione per l’arte contemporanea, nel periodo della mostra verrà esposta in piazzetta Reale un’opera realizzata dall’artista americano Philip Haas: una scultura in vetroresina di 5 metri di altezza ispirata all’Inverno di Arcimboldo.
Arcimboldo. Artista milanese tra Leonardo e Caravaggio
- Palazzo Reale, piazza Duomo 12
- Telefono 02-88.44.51.81
- dal 10 febbraio al 22 maggio 2011
Orario
- martedì – domenica: 9,30 – 19,30
- lunedì: 14,30 – 19,30
- giovedì e sabato: 9,30 – 22,30
- la biglietteria chiude un’ora prima della chiusura della mostra
Biglietti
- Intero 9,00 euro
- Ridotto 7,50 euro
- Ridotto scuole 4,50 euro
- Ridotto famiglia € 19,50
Informazioni e prevendita biglietti
- Infoline 02-92.800.375
- dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 18.30;
Prenotazione scuole (biglietti, visite guidate)
- diritto di prevendita € 1,00 a persona
- telefono 02-92.800.375
- dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 18.30;
Prenotazione Gruppi (biglietti e visite guidate)
- diritto di prevendita € 1,50 a persona
- Telefono 02-92.800.375
- dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 18.30;
Prevendita biglietti
- diritto di prevendita € 1,50 a persona
- Infoline: 02-92.800.375
- dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 18.30;
- Punti vendita Vivaticket nelle principali città italiane
- Bookstore Skira presso il Design Supermarket della Rinascente (piano -1)
Radioguide
- Per i gruppi e le scuole (medie e superiori) con guida, in mostra è obbligatorio l’utilizzo delle radioguide;
- I sistemi, per coloro che ne fossero sprovvisti, possono essere noleggiati direttamente in mostra;
- Gruppi € 30,00
- Scuole (a classe) € 15,00
Visite guidate
- Ad Artem: 02-65.97.979 – info@adartem.it
- Arte per Gioco: 02-67.17.50.40
- artepergioco@artepergioco.it
- Aster: 02-20-42-14-69 – info@spazioaster.it
Prezzi delle visite guidate
- Scuole € 78,00
- Gruppi € 107,00
- Scuole (in lingua straniera) € 98,00
- Gruppi (in lingua straniera) € 127,00
- I prezzi sopra riportati sono comprensivi del noleggiio delle radioguide
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Di Redazione