Concerto jazz Martha J. Trio 28 ottobre Villasanta, Monza
Una grande interprete capace di coinvolgere, divertire ed emozionare, accompagnata da due versatili ed affiatati musicisti; da Duke Ellington, con canzoni come ‘Mood indigo’ e ‘Don’t get around much anymore’, fino al George Gershwin di ‘They can’t take that from me’ o ‘Our love is here to stay’, passando per Billie Holiday e Cole Porter.
E’ quanto propone il Vecchio Cotonificio (piazza Cesare Pavese 5, Villasanta – Monza – tel. 039.30-23-94) per giovedì 28 ottobre 2010, alle ore 22,00: una serata di grande musica, con un programma che spazia nel repertorio dei classici che hanno fatto la storia della jazz, reinterpretati con grande freschezza dalla splendida voce di Martha J., una delle più apprezzate interpreti del panorama italiano.
L’artista, infatti, raffinata interprete jazz, nasce musicalmente negli anni Ottanta, quando in compagnia della sua chitarra e di un repertorio che spazia dai folksinger americani alle ballate irlandesi, muove i primi passi sulla scena musicale milanese.
Dopo un´immersione nel pop, che la porta a calcare le scene in Italia e all´estero e ad una partecipazione a Sanremo, dal 1999 si dedica quasi esclusivamente al jazz, ottenendo buoni riconoscimenti dalla critica e dal pubblico per le sue qualità interpretative, la capacità di emozionare con la voce e l´eleganza dello stile.
Inoltre, collabora con alcuni dei più importanti musicisti della scena jazz (tra cui Attilio Zanchi, Giovanni Monteforte, Guido Bombardieri, Marchino Bianchi, Paolo Alderighi, Luca Garlaschelli, Gianni Satta e molti altri) e con la sassofonista americana Carol Sudhalter che, colpita dalla sua voce, le chiede di cantare alcuni pezzi nel suo Shades of Carol del 2005.
Martha J. ha al suo attivo 3 dischi: “That´s it!” con Francesco Chebat al piano, Roberto Piccolo al contrabbasso e Stefano Bertoli alla batteria, e “No one but you”, in duo con Francesco Chebat.
Dopo aver ricevuto molti commenti positivi, ha da poco terminato di registrare il suo terzo disco, “Dance Your Way to Heaven”, anche questo positivamente accolto da critica e pubblico.
Un lavoro che, come scrive Eugenio Iannetta, “ci regala momenti di dolcezza unici, tra il jazz ed il pop, con un sottofondo di pianoforte magicamente suonato da Chebat“.
Di Redazione