Associazione Etre presenta Luoghi (non) comuni
Da giovedì 26 a domenica 29 ottobre 2023 – TeCa Teatro Cassanese
Oltre quindici spettacoli teatrali, performance itineranti, installazioni, spettacoli dedicati ai più piccini, appuntamenti di approfondimento per riflettere sul ruolo del teatro nel politico, nel sociale e nell’educazione, tanti aperitivi gourmet e buona musica. Un’occasione da non perdere per fare rete in Lombardia in un tempo di cambiamenti che coinvolgono l’intero settore delle arti performative.
Torna dopo sette anni di assenza, in una veste rinnovata come la propria identità, Luoghi (non) Comuni, vetrina festivaliera di Associazione Etre, rete territoriale libera e indipendente, aperta a tutte quelle realtà lombarde che operano nella scena contemporanea, per diffondere esperienza, cultura e buone pratiche, realizzata con il contributo di Fondazione Cariplo.
Un lungo weekend – da giovedì 26 a domenica 29 ottobre – per testimoniare il nuovo corso di Associazione Etre e presentare al pubblico quella che è la sua nuova sede operativa, l’innovativo TeCa Teatro Cassanese, spazio per le arti e la creatività a Cassano d’Adda, una piattaforma dinamica di scambio culturale e sociale per l’intero territorio dell’Adda Martesana.
Tantissimi gli spettacoli in programma: da quelli per i più piccini di circo contemporaneo con Quattrox4 a quelli sul valore della scoperta e dell’immaginazione con delle Ali Teatro; la immaginifica conferenza di topi di PEM Habitat Teatrali e la suggestiva installazione di teste meccaniche monologanti di Teatro Magro; lo struggente monologo sulla figura paterna di Alessandro Sesti; l’immersione musicale nell’anima scura di Molly Bloom de La Dual Band; la poesia sonora di Lello Cassinotti e delleAli Teatro; la performance musicale de Il Giardino delle Ore; il teatrodanza, a partire da un saggio di Umberto Eco di Qui e Ora; due performance itineranti, presso l’Isola Borromeo, la prima di delleAli Teatro, con un rito di piantumazione ispirato a Joseph Beuys, e la seconda di Teatro Periferico, con percorso immersivo al tramonto; il disagio psicologico e l’apatia con Compagnia Apnea Cerebrale; la lettura musicale tratta dal romanzo di Joseph Moncure March di Ilinx Teatro; l’angosciante racconto personale di Abdoulaye Ba sul viaggio dei migranti in mezzo al Mediterraneo di Teatro Periferico; lo spettacolo originale di Karakorum Teatro che si nutre delle storie del confine tra Italia e Canton Ticino (qui fatto dei racconti raccolti a Clivio, Saltrio, Meride e Besazio).
Non mancheranno convegni e incontri di approfondimento dedicati alle Norme per l’impresa culturale, riflessioni intorno al mondo dell’impresa culturale per analizzare la fotografia attuale, gli scenari futuri, i limiti e le opportunità che nascono contestualmente alla proliferazione di una stagione di impegni legislativi (27 ottobre ore 14.30); al rapporto tra arte, educazione e la cittadinanza culturale dell’infanzia, in particolare su quella dai 0 – 3 anni (sabato 28 alle ore 11); e ancora al Teatro e alterità, con uno specifico focus dedicato al rapporto stretto tra disabilità e il teatro (sabato 28 ore 14.30).
Il programma giornaliero nel dettaglio
Il festival si aprirà giovedì 26 ottobre alle ore 10.30 con Gretel, prodotto da Quattrox4 – autrice e interprete Clara Storti – uno spettacolo di circo contemporaneo, danza e manipolazione di oggetti (dai 5 anni). Con l’immediatezza di narrazione della fiaba, Gretel è un inno alla migrazione, un’ode alla tenacia del sapersi reinventare, una riflessione delicata e profonda sul resistere sempre, anche quando tutto crolla.
Alle ore 14.30 si terrà la riunione plenaria di Etre aperta al pubblico dal titolo Il Luogo Comune oltre i Luoghi Comuni, durante la quale, partendo da una riflessione sull’andamento dell’associazione, ci si confronterà sul senso di fare rete e sulle prospettive future del nuovo corso associativo.
A seguire sarà presentata Talking Heads, installazione di Teatro Magro che resterà visibile fino a domenica 29 nel foyer del TeCa. La performance – regia di Flavio Cortellazzi, allestimento, drammaturgia e voci narranti del collettivo under 35 di Teatro Magro – prevede l’installazione di una serie di teste meccaniche monologanti – ognuna delle quali affidata ad un team artistico che ne ha curato il lavoro di ricerca drammaturgica e registica – dotate di speaker e sensore sonoro, che si attivano al suono dell’applauso.
Alle ore 18 andrà in scena Nato Cinghiale, coproduzione Strabismi e Teatro Thesorieri Cannara, un monologo di e con Alessandro Sesti, un viaggio nelle proprie radici per riflettere sulla figura del padre tra fragilità e paure, ma anche semplicità e bellezza.
Alle ore 21 La Dual Band presenta Molly Bloom. Penelope infedele, musical per attrice sola e uomo che dorme – di Mario Borciani e Anna Zapparoli – un’immersione musicale nell’anima scura di Molly Bloom, tra i più celebri personaggi dell’Ulisse di Joyce, tra pensieri sconnessi, brandelli di vecchie melodie, ricordi, amori e lampi di metafisica chiaroveggenza.
Per i piccolissimi (dai 3 anni) il festival propone venerdì 27 ottobre alle ore 10 Cosa c’è…?, una produzione delle Ali Teatro, spettacolo sulla curiosità, sull’aprire e chiudere, sul mostrare e nascondere, sul sentire, toccare, guardare per facilitare la scoperta delle relazioni spaziali.
Si continua alle 14.30 con il convegno Norme per l’impresa culturale, quali scenari, quali orizzonti, riflessioni intorno al mondo dell’impresa culturale di fatto in Italia a partire dalla domanda “L’impresa creativa e culturale serve?”. Un’occasione per analizzare la fotografia attuale, gli scenari futuri, i limiti e le opportunità che nascono contestualmente alla proliferazione di una stagione di impegni legislativi. Tra i relatori: Nicolas Ceruti (presidente di Associazione Etre), Patrizia Cuoco, Mimma Gallina, Donato Nubile, Fabrizio Panozzo (Università Ca’ Foscari), Giulio Stumpo, Napoleone Zavatto (vicepresidente di C.Re.S.Co.). Modera Oliviero Ponte di Pino.
Da non perdere alle ore 18.30 Cabaret VOCIfonico, performance di e con Antonello Cassinotti in collaborazione con delleAli Teatro, una poesia sonora di natura astratta, una danza vocale dove la drammaturgia si fa senso in un percorso esclusivamente creativo.
Il Giardino delle Ore presenta alle ore 19 Il Vento tra i Fili d’Erba, performance musicale che si ispira all’anima popolare delle osterie e ai meccanismi del quiz. Un vero e proprio jukebox dal vivo che invita il pubblico a riscoprire la musica come mezzo di incontro e stimolo alla relazione con gli altri.
Alle ore 21 Vertigine della Lista di Qui e Ora Residenza Teatrale e Sosta Palmizi, spettacolo di teatrodanza a partire dall’omonimo saggio di Umberto Eco, una riflessione sul desiderio di leggere il contemporaneo, sulla voglia di sovvertire il presente, sull’ambizione di inventare nuovi sguardi sul mondo.
Sabato 28 ottobre alle ore 10 delleAli Teatro presenta presso l’Isola Borromeo Naturalis. Per un accordo con la natura, rito di piantumazione ispirato a Joseph Beuys in cui, dopo aver preparato energeticamente il luogo della performance con l’ausilio di una campana, il performer Antonello Cassinotti mette radici piantumandosi nel terreno, usando la vanga come antenna per connettere terra e cielo, uomo e natura, concreto e spirito. Al termine della performance, sarà messo a dimora un albero.
Alle ore 11 si continua con Nati per il Teatro?, una tavola rotonda per riflettere sul rapporto tra arte, educazione e la cittadinanza culturale dell’infanzia concentrandosi in particolare su quella degli 0 – 3 – 6 anni a partire da due grandi domande: quali sono le prerogative e le modalità più efficaci per intraprendere un percorso artistico dedicato a così piccoli fruitori, tra tutti i più vergini, puri e assolutamente scevri da qualsiasi struttura pregressa? Qual è il coinvolgimento delle comunità di riferimento, a partire dalle figure educative fino alla famiglia? Ospiti: Agnese Infantino (Ricercatrice di Pedagogia Generale e Sociale, Università Studi Milano Bicocca), Laura Moretti Coordinatrice pedagogica dei nidi e della scuola dell’Infanzia Oplà! di Vimercate), Cira Santoro (Direttrice artistica di La città del Teatro, Fondazione Sipario Toscana, Cascina (PI)), Simona Di Maio (Comitato esecutivo di Assitej Italia – Progetto Cucù, sostenuto da Assitej Italia, selezione VitminAssitej 2023) e Antonella Iallorenzi (Compagnia Petra – Progetto Cucù, sostenuto da Assitej Italia). Coordina Giada Balestrini (Direttrice artistica delleAli Teatro).
Alle ore 14.30 si terrà Teatro e alterità – focus sulla disabilità, approfondimento dedicato al rapporto stretto tra disabilità e il teatro. Il teatro può curare le ferite della disabilità ma, nello stesso tempo, è la disabilità in tutte le sue forme, a curare il teatro e a rinnovarne le poetiche. I relatori saranno Fabrizio Fiaschini (professore di Discipline dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Pavia), Antonio Viganò (direttore artistico del Teatro La Ribalta), Giulia Innocenti Malini (docente di Teatro sociale presso l’Università di Pavia e l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano) e Maurizio Lupinelli (direttore artistico Nervalteatro). Coordinano Paola Manfredi e Antonello Cassinotti.
Alle ore 17 da non perdere Non vedo l’ora di vederti alzare da quel divano, spettacolo di Compagnia Apnea Cerebrale, nata nel 2017 come costola e parte integrante del progetto di teatro civile “FOLLIA e assenza d’opera”, ideato e condotto dal regista Giacomo Puzzo in occasione del quarantennale della legge Basaglia, con lo scopo di divulgare e sensibilizzare sulle tematiche legate alla psichiatria in un’ottica di inclusione e integrazione. Ad essere raccontato è quel dilemma di restare schiacciati sul proprio divano a osservare, con distacco e disincanto, il vorticoso fluire della vita o provare ad alzarsi, affrontando ciò che l’umana avventura ci ha destinato in sorte.
Ilinx Teatro presenta alle ore 19 The Wild Party, lettura musicale tratta dall’omonimo romanzo di Joseph Moncure March, una tragedia hard-boiled ambientata nell’età del jazz, una discesa verso la dissolutezza che si manifesta durante una festa a cui partecipa la più varia umanità.
Alle ore 21 Karakorum Teatro porta al festival Vasi Comunicanti, uno spettacolo originale – di Stefano Beghi, Chiara Boscaro, Allegra de Mandato, Angela Demattè con in scena Emanuele Arrigazzi, Stefano Beghi, Susanna Miotto, Alice Pavan – che a ogni edizione si reinventa completamente nutrendosi delle storie del confine tra Italia e Canton Ticino (qui fatto dei racconti raccolti a Clivio, Saltrio, Meride e Besazio). I testi sono stati scritti al termine di una residenza di dieci giorni in cui tutti gli autori hanno incontrato i cittadini, realizzato interviste, indagato vicende familiari e burocratiche rimaste sepolte tra la Grande Storia e le piccole storie che fanno la quotidianità delle comunità di confine. Seguirà dj set con Dr. Guardi.
L’ultimo giorno di festival si apre con Teatro Periferico, che presenta domenica 29 ottobre alle ore 11 Abdoulaye e Mamadou non sono morti, con Abdoulaye Ba, Siaka Conde, Bintou Quattara e Dario Villa, lettura scenica che racconta la storia di un giovane africano su una barca in mezzo al Mediterraneo, in preda a visioni e deliri, in compagnia di altri 128 migranti. La drammaturgia nasce dal libro “In Inferna” scritto dallo stesso Abdoulaye Ba.
PEM Habitat Teatrali presenta alle ore 15.45 Toponomastica con Marta Pistocchi e Pierangelo Frugnoli, immaginifica conferenza di topi che analizzano con pungente ironia le regole e gli stili di vita delle nostre città e i vizi e le virtù degli umani che vi abitano, offrendo la loro prospettiva dal basso, degli ultimi, degli emarginati, ma anche di quelli che vedono nei paesaggi urbani una possibilità infinita, un laboratorio di socialità che può unire molto più che dividere (dagli 8 anni).
Si torna alle ore 17.30 all’Isola Borromeo con Narciso – drammaturgia di Dario Villa, con i giovani attori della Scuola di Teatro di Cassano Valcuvia – performance di teatro itinerante immersivo in cui gli spettatori, dopo il tramonto, muniti di cuffie, ascoltano voci-guida, storie antiche, poesie e sonorità suggestive e incontrano tableaux vivants e installazioni, collocate in angoli suggestivi, che invitano a fermarsi e a riflettere o, per meglio dire, a rifletterSi.