Il Mediterranean Grand Tour porta l’innovazione su strada: Politecnico di Milano, Università di Salerno e MOST guidano il futuro della mobilità autonoma

Dai workshop accademici alla partecipazione alla 1000 Miglia Experience Italy con la Maserati GranCabrio Folgore: il Politecnico di Milano, in collaborazione con l’Università di Salerno, porta la sua innovazione in una settimana di eventi nel sud Italia e presenta in anteprima “AIDA”, il docufilm che racconta un anno di ricerca sulla guida autonoma, all’interno del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (MOST).
Si conclude il Mediterranean Grand Tour, una delle iniziative finanziate all’interno della flagship con il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile MOST, che ha portato il dialogo sulla guida autonoma nel Sud Italia con una settimana di eventi dedicati alla sperimentazione, alla divulgazione e al confronto con scuole, pubblico e stakeholder. Il Politecnico di Milano, con il team AIDA – Artificial Intelligence Driving Autonomous, in collaborazione con l’Università degli Studi di Salerno e con il supporto dei partner tecnologici, ha raccontato un anno di ricerca attraverso incontri e attività sul territorio e la première del docufilm “AIDA”, che ha mostrato sfide, progressi e prospettive future della mobilità autonoma.
La settimana di eventi ha preso il via con un doppio appuntamento ospitato dall’Università degli Studi di Salerno, dove si sono svolti due workshop divulgativi. Gli incontri hanno coinvolto studentesse, studenti, accademici e stakeholder, offrendo un’opportunità di confronto e approfondimento sui temi chiave della mobilità del futuro. Al centro dei workshop, tematiche cruciali per comprendere e anticipare le trasformazioni della mobilità, come l’intelligenza artificiale, i sistemi di controllo dei veicoli autonomi e le competenze necessarie per le professioni emergenti legate all’innovazione tecnologica.
“La guida autonoma è una delle sfide per la mobilità più significative degli ultimi anni e i workshop tematici organizzati dal DIEM dell’Università di Salerno che hanno coinvolto scuole, istituzioni e aziende, sono stati un’importante occasione per presentare lo scenario attuale della guida autonoma e le sfide future. L’obiettivo è formare studenti pronti a innovare il territorio, infatti il DIEM offre numerosi corsi specifici su intelligenza artificiale e guida autonoma.” dichiara il Prof. Mario Vento, professore Ordinario del DIEM presso l’Università degli Studi di Salerno.
In questa cornice di innovazione, giovedì 10 aprile, sulla Tangenziale di Napoli, Movyon, del Gruppo Autostrade per l’Italia, in collaborazione con il Politecnico di Milano, ha realizzato una sperimentazione a traffico aperto per verificare l’efficacia dello scambio di dati tra l’infrastruttura stradale e la Maserati GranCabrio Folgore a guida autonoma. L’obiettivo del test è stato ottimizzare la gestione del traffico in caso di congestione, sfruttando la comunicazione avanzata tra veicolo e infrastruttura. I risultati, che potranno offrire nuove prospettive per la mobilità intelligente, saranno diffusi nelle prossime settimane.
Il team AIDA ha proseguito il suo percorso, venerdì 11 aprile, partecipando al corteo della prima tappa della 1000 Miglia Experience Italy, spin-off della storica competizione automobilistica 1000 Miglia. La Maserati GranCabrio Folgore, equipaggiata con il robo-driver sviluppato dal Politecnico di Milano, già protagonista dell’edizione 2024 della 1000 Miglia, è partita da Sorrento e ha attraversato i paesaggi mozzafiato della Costiera Amalfitana fino a raggiungere Matera. Questo tragitto ha rappresentato un’importante occasione per mostrare i significativi progressi tecnologici maturati nell’anno di progetto.
La settimana di iniziative è culminata con un evento finale nella storica e suggestiva cornice della Reggia di Caserta, in occasione della presentazione del docufilm “AIDA”, un documentario che approfondisce la tecnologia alla base della guida autonoma e racconta la visione del Politecnico di Milano sulla mobilità del futuro. L’evento, che ha visto la partecipazione di partner e istituzioni, ha rappresentato la conclusione di un anno di sperimentazioni e attività con una riflessione sui grandi risultati raggiunti e sulle sfide per il futuro della mobilità.
“Con il documentario AIDA, abbiamo scelto un linguaggio accessibile per raccontare una ricerca innovativa nata dalla collaborazione tra università e imprese e rendere comprensibili a tutti le sfide e le opportunità della guida autonoma, creando un ponte tra innovazione e società – commenta Marcella Logli, Direttrice dell’Area Public Engagement e Comunicazione del Politecnico di Milano – Vogliamo avvicinare ragazze e ragazzi alle tecnologie complesse, offrendo loro le chiavi per comprendere e immaginarsi protagonisti del cambiamento. In un’epoca di comunicazione veloce e frammentata, ci siamo presi il tempo per approfondire, stimolare il dialogo e favorire una maggiore consapevolezza sul ruolo della scienza e della tecnologia nella vita quotidiana”.
Inoltre, Marco Mucig, regista del documentario afferma “Quando mi hanno proposto di raccontare questa storia, mi sono subito appassionato. Mi sono chiesto: perché queste automobili non circolano già per le strade di Milano, dove le auto invadono ogni spazio? “AIDA” non è un tutorial sulla guida autonoma, ma il racconto umano di un team di ricercatori che sogna il futuro, tra difficoltà, intuizioni, passione e perseveranza. Attraverso le loro vicende, abbiamo toccato questioni che ci riguardano tutti: il rapporto con la tecnologia, il futuro delle nostre città, il cambiamento climatico. È un documentario che parla di un sogno – quello di cambiare davvero il mondo.”
Il Mediterranean Grand Tour è il frutto di un’intensa collaborazione tra i due atenei e una solida rete di partner e stakeholder, indispensabile per trasformare l’innovazione da semplice idea in una rivoluzione concreta. Questo ecosistema dinamico non solo arricchisce la ricerca e lo sviluppo, ma favorisce anche la creazione di soluzioni scalabili per una mobilità sostenibile, sicura e all’avanguardia.
“La ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie possono contribuire a migliorare concretamente la qualità della vita delle persone, rappresentando un fattore abilitante per la decarbonizzazione delle città. – afferma Davide Alberti, Responsabile R&D di A2A – Con il progetto di car sharing a guida autonoma avviato a Brescia all’inizio di quest’anno, A2A ha dimostrato come sia possibile integrare le potenzialità dell’intelligenza artificiale con la mobilità elettrica per un ecosistema cittadino sempre più sostenibile in termini di riduzione del traffico, delle emissioni e del consumo di risorse”.
Per Marco Colloredo, Direttore Operations & Esercizio di Milano Serravalle – Milano Tangenziali S.p.A., “La mobilità del futuro non può prescindere da un’integrazione efficace tra infrastrutture e nuove tecnologie. Come concessionaria autostradale del Gruppo FNM, Milano Serravalle Milano Tangenziali S.p.A. è impegnata nella realizzazione di un ecosistema di trasporto sempre più connesso e multimodale. La ricerca sulla guida autonoma rappresenta un tassello fondamentale in questo percorso, permettendo di sviluppare soluzioni capaci di dialogare con il trasporto pubblico e le reti ferroviarie. Iniziative come il Mediterranean Grand Tour dimostrano come la collaborazione tra università, aziende e istituzioni possa accelerare l’innovazione, contribuendo a una mobilità più fluida, sicura e sostenibile per tutti.”
Fare rete nella ricerca significa condividere conoscenze, visioni e tecnologie in un confronto continuo, dove il contributo dei partner tecnologici è essenziale. Grazie alle loro competenze specialistiche, infrastrutture all’avanguardia e soluzioni avanzate, è possibile accelerare lo sviluppo dei sistemi di guida autonoma. La sinergia tra enti pubblici, università e aziende private non solo affronta le sfide più complesse, ma segna un passo decisivo verso una mobilità evoluta, sostenibile e perfettamente integrata nel tessuto urbano, avvicinando le nostre città a un futuro di trasporto autonomo e connesso.
“L’interazione tra veicoli e infrastruttura stradale e autostradale è un elemento chiave per la mobilità del futuro. Autostrade per l’Italia, insieme a Movyon, operatore tecnologico del gruppo, è impegnata nello sviluppo di soluzioni avanzate per rendere la rete più sicura, connessa ed efficiente”, dichiara Lorenzo Rossi, Amministratore Delegato di Movyon, Gruppo Autostrade per l’Italia. “All’interno del MOST, Autostrade per l’Italia porta avanti da tempo diversi progetti strategici volti a digitalizzare l’infrastruttura autostradale, così che possa accogliere i veicoli a guida autonoma e amplificare la loro capacità di viaggiare in sicurezza, contribuendo al miglioramento della fluidità del traffico e alla riduzione dell’impronta carbonica”.
“Siamo orgogliosi come Cisco di aver preso parte al Mediterranean Grand Tour, un progetto che siamo certi proseguirà con molte altre iniziative”, ha dichiarato Gianmatteo Manghi, Amministratore Delegato di Cisco Italia. “La guida autonoma rappresenta un capitolo fondamentale dell’innovazione digitale, capitolo su cui Cisco sta lavorando da tempo e grazie al quale sarà possibile migliorare la sicurezza degli automobilisti e dei pedoni in misura elevatissima. Per fare questo c’è bisogno però di una tecnologia di rete che sia in grado di far comunicare fra di loro le vetture in maniera sicura e affidabile, interagendo in maniera ottimale con il software sviluppato dal team AIDA”.
Il Mediterranean Grand Tour, parte del progetto AIDA e del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile MOST, riunisce 25 università e 24 grandi imprese per guidare la transizione green e digitale della mobilità, supportando l’industria e le istituzioni nell’adozione di soluzioni moderne, sostenibili e inclusive.
“Il Mediterranean Grand Tour è un esempio concreto di come la ricerca possa essere il motore di un cambiamento reale, quando si innesta su un ecosistema solido fatto di università, imprese e territori. MOST nasce per questo: trasformare l’innovazione in impatto, e la tecnologia in opportunità per la società. L’esperienza di AIDA dimostra che l’Italia ha tutte le competenze per guidare la transizione verso una mobilità autonoma, sostenibile e digitale, mettendo al centro la persona, la sicurezza e l’inclusività del sistema di trasporto” ha dichiarato Gianmarco Montanari, Direttore Generale del MOST.
Infine, il prof. Sergio Matteo Savaresi, direttore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria del Politecnico di Milano e responsabile scientifico della ricerca ha dichiarato “Con il Mediterranean Grand Tour si conclude un primo tassello di un progetto molto più ambizioso. Insieme al nostro team di giovani ricercatrici e ricercatori, stiamo lavorando intensamente per sviluppare le tecnologie che plasmeranno la mobilità urbana del futuro. Con il nostro lavoro vogliamo che l’Italia si affermi come laboratorio per innovazioni sostenibili, contribuendo alla trasformazione delle città del futuro, rendendole più sostenibili, ecologiche e orientate alla persona.”