È morto Carlo Lorenzo Cazzullo, padre della psichiatria italiana
Studioso, ricercatore e grandissimo innovatore: il suo contributo ha cambiato il corso della storia medica
Una vita condotta dedicando ogni istante alla ricerca, senza mai fermarsi, senza mai smettere di battersi per le proprie idee e senza mai cessare di “credere”. Credere nei cambiamenti, credere nella sofferenza dei pazienti, credere che le cose dovevano e si potevano cambiare.
Questo era Carlo Lorenzo Cazzullo, classe 1915.
Oltre che ricercatore pluripremiato in Italia e in America (dove aveva condotto degli studi di elettrofisica assieme al Premio Nobel Herbert Gasser), era anche un esperto nell’Organizzazione Mondiale della sanità (WHO) e nella CEE, in merito alle nuove trasformazioni della Psichiatria.
A Milano, dove ha trascorso la maggior parte della sua carriera all’Istituto Neurologico Carlo Besta, il suo contributo più grande: è infatti proprio nella nostra città che, precedendo di ben 15 anni la Legge Basaglia, ha costituito il Padiglione di Psichiatria del Policlinico cuore, assieme al Centro di Riabilitazione di Affori, dell’Istituto di Psichiatria dell’Università di Milano.
L’Istituto è stato fondamentale per lo sviluppo della psichiatria scientifica in Italia, in quanto ha diffuso una metodologia di ricerca organizzata secondo i modelli internazionali. Infatti, ha generato un indirizzo di sperimentazione e di ricerca, e uno di diffusione della informazione e della formazione scientifico-professionale, sulla base di integrazione biologico-psicologica.
In nome di tutti i pazienti aiutati e di tutte le loro famiglie, Grazie Carlo.
La Redazione