Salute e Benessere

Psicologo di quartiere con servizio assolutamente gratuito e aperto a tutti: a Milano nessuno è solo

Partito in due farmacie nel febbraio del 2009, il progetto “Lo psicologo di quartiere” si è esteso dall’ottobre scorso in altre 24, e procede oggi con l’aggiunta di nuove farmacie. Il gradimento dei cittadini è stato talmente elevato che qualcuna delle 24 farmacie ha dovuto raddoppiare le ore di consulenza psicologica.

 

L’iniziativa è stata voluta dall’assessorato alla Salute del Comune, e realizzata in collaborazione con il Laboratorio di Psicologia Clinica dell’Università Cattolica di Milano diretto dal professor Enrico Molinari, e con le Farmacie Comunali del Gruppo Admenta e con quelle private aderenti a Federfarma.  Di seguito quanto ci ha spiegato il Prof. Molinari:

 

QUANTI SONO STATI I COLLOQUI AVVENUTI? Sono avvenuti 2.625 colloqui, si è trattato di incontri individuali, ma anche in coppia e familiari, che gli psicologi hanno seguito con una media di quattro ogni mezza giornata d’attività.

 

QUALI SONO STAI I BENEFICI DERIVATI DAI CONSIGLI DELLO PSICOLOGO DI QUARTIERE? Il consiglio degli psicologi ha consentito una forma di prevenzione psicologica che ha portato all’individuazione di disturbi per i quali solitamente non viene richiesto aiuto per vari motivi, a cominciare da quello economico.


QUALI ESITI HANNO AVUTO I COLLOQUI? “I risultati sono stati molto incoraggianti, – spiega ancora il Prof. Molinari, – poiché nel 36,8% dei casi la problematica iniziale è stata risolta“.

 

CHI SI E’ AFFIDATO AGLI PSICOLOGI DI QUARTIERE? Ad affidarsi agli psicoterapeuti sono state le donne (79,4%), gli anziani (36,3%), i giovani sino ai 29 anni (14,6%), i sessantenni (14,3%), gli ultrasettantenni (13,7%), e le casalinghe (3,5%).

E’ interessante scoprire che a richiedere l’aiuto dello “psicologo di quartiere” sono stati per la maggior parte le persone con un’occupazione di lavoro. Probabilmente stress e mobbing fanno sì che ben il 42% dell’utenza sia composto da lavoratori. La percentuale dei disoccupati è del 8,2%.

 

QUALI SONO LE PROBEMATICHE PORTATE ALLO PSICOLOGO DI QUARTIERE? Soprattutto le problematiche familiari e di coppia (27,4%), seguite dalle sintomatologie ansiose (16,6%), da quelle depressive (14,9%), dalla gestione di situazioni critiche (10,1%) e dall’abuso di alcol e sostanze stupefacenti (1,7%).”


QUALI SONO I MOTIVI PER CUI I CITTADINI HANNO SCELTO QUESTO SERVIZIO? Il servizio è conosciuto dall’utenza prevalentemente grazie alle informazioni dei farmacisti ed alle locandine esposte in farmacia, e viene scelto dal 32,5% dei cittadini per la gratuità e dal 31,5% per la vicinanza a casa o al posto di lavoro.


Di Redazione

 

 

 

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