Degrado piazza Castello Milano, foto di aiuole usate come marciapiedi e marciapiedi come orinatoi
Si è parlato di rumore. Si è parlato di mancanza di parcheggi. Si è parlato di cattivo gusto. Si è parlato dell’entusiasmo del Sindaco Pisapia. Ora si parla di pipì. E’ esattamente questo, infatti, il nuovo problema causato dalla pedonalizzazione di piazza Castello dove, al momento, sono previste bancarelle fino al 25 maggio, e poi ancora fino all’8 giugno. Intanto, le cose proprio non vanno. E il livello di incoerenza ha raggiunto il suo apice, non da ultimo andando a collocare tavoli e panche addirittura su uno spazio di verde pubblico protetto dal Comune stesso. E non solo.
RISPETTARE IL VERDE? NO GRAZIE – L’organizzazione del “Mercato universale”, stanziato con filari di salami e carne alla griglia che sfrigola tutto il giorno ai piedi del Castello Sforzesco, ha raggiunto il massimo del paradosso martedì 20 maggio 2014 quando, già dalla notte, gli operatori hanno iniziato ad allestire i camion del ‘Festival del Gelato’, previsto per il weekend del 24-25 maggio.
– Sebbene, infatti, anche l’anno scorso si sia svolto il medesimo evento, con gli stand collocati a cornice della fontana, sotto la torre del Filerete e senza recare disturbo alcuno, quest’anno invece il Comune ha stabilito che, il tutto, dovesse avvenire nella ex carreggiata di fronte ai numeri dispari della piazza, in un luogo decisamente angusto ed inadeguato ad accogliere tali strutture (senza contare la gente che affluirà per la festa).
– Come se non bastasse (l’esigua) sede stradale era già occupata da panche e tavolini facenti capo alle prospicienti bancarelle di kebab e porchetta… quindi come risolvere i problema? Niente di più semplice: panche e tavoli sono stati spostati e, poiché altro spazio non c’era, sono stati bellamente sistemati sopra a una delle due aiuole che caratterizzano questa metà di piazza Castello, dove, tra l’altro, due cartelli con timbro del Comune di Milano recano orgogliosi la scritta “Area dedicata alla crescita di fiori spontanei, per lo sviluppo di uno spazio naturale, adatto agli insetti impollinatori (api, farfalle, bombi e coccinelle), indispensabili alla conservazione dell’ambiente”.
PIPì PER TUTTI, MA CONTINUIAMO PURE A NEGARE LA VERITA’ – Ma c’è di più. E se insetti impollinatori e coccinelle devono fare i conti con l’invasione e la distruzione del loro habitat causate dal Comune, i residenti devono sopportare qualcosa, forse, di ancora più sgradevole. In sintesi, un fiume di pipì.
– Sembra impossibile, infatti, e negare l’esistenza del problema apparirebbe quale soluzione migliore, al fine di allontanare dalla mente concetti a dir poco disgustosi e oltremodo inaccettabili. Ricordiamo sempre, ad esempio, che siamo in una delle piazze storiche più prestigiose di Milano, al centro, oltre che della città, anche di quella ‘valorizzazione’ che il Comune giura di stare operando, non da ultimo ‘restituendo piazza Castello ai milanesi’.
– Il risultato? Che con 90 bancarelle, la maggior parte delle quali afferenti cibo e bevande, e con la presenza di soli 2 bar in tutta la piazza, molti avventori non trovano altra soluzione che espletare le proprie funzioni biologiche sui marciapiedi e sui reverendi muri della zona, forse valorizzando a proprio modo lo storico contesto.
– Intanto, i custodi degli stabili sono stati costretti a dotarsi di pompe e acqua in abbondanza, perché al mattino l’odore è insostenibile e, le chiazze, rimangono comunque a testimonianza della ‘restituzione della piazza’, evidentemente molto apprezzata e fin ‘liberatoria’ per chi ne beneficia (in questo senso, c’è solo da immaginare come potrà evolvere la situazione durante i mondiali di calcio quando, sempre in piazza Castello, il Comune allestirà pure prodigiosi mega-schermi, pronti a sedurre tifosi ed avventori di ogni tipo).
LA RACCOLTA-FIRME CONTINUA – E mentre Sindaco & Assessori insistono a perorare la bontà del programma attuato, noi invitiamo i cittadini a continuare a mandare foto ed opinioni alla nostra Redazione (redazione@cronacamilano.it), dando voce anche al piccolo comitato che, in Foro Buonaparte 76 (di fianco al Decathlon di piazza Cairoli), procede a raccogliere le firme e le proteste di tutti gli abitanti, residenti e non. Al momento le adesioni sono circa 900 e, ragionando sulle premesse di ‘sinistra, ecologia e libertà’ che dovevano diventare sostrato della Milano nuova portata dalla giunta arancione, è ben poca la soddisfazione che se ne può ravvedere. Con un risultato sempre meno ecologico e sempre meno libero.
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di Redazione